MANZONI:I Promessi sposi
È l’opera maggiore di Manzoni, più volte modificata in molti anni di lavoro. La prima versione intitolata Fermo e Lucia, fu iniziata nel 1821 e conclusa nel 1823. Nella primavera dell’anno successivo Manzoni riprese il romanzo e vi apportò notevoli cambiamenti, sia sul piano della trama sia su quello linguistico. La nuova redazione uscì nel 1827 con l’attuale titolo. La terza e ultima redazione, che non presentava novità di rilievo, fu data alle stampe nel 1840. [I5] [D3] [E4] [F6]
I Promessi sposi è un romanzo storico [I6] [D4] [E5]: questo genere si era diffuso a partire dall’inizio dell’Ottocento, soprattutto grazie al romanzo Ivanhoe [I7] [D5] [E6] [F7], dello scrittore scozzese Walter Scott [I8] [D6] [E7] [F8]. Si tratta di un genere in cui lo scrittore ricostruisce un periodo o una vicenda storica e nell’ambito di fatti realmente accaduti ne colloca altri da lui inventati, mescolando personaggi storici e personaggi immaginari. Per Manzoni rappresentava la forma migliore in cui realizzare la sua esigenza di oggettività e realismo, di adesione al “vero”. [I9] [D7] [F9]
Nel 1840 fu pubblicata, in appendice al romanzo, la Storia della colonna infame [I10]: questa era in origine un capitolo del Fermo e Lucia, dedicato ai processi agli “untori”, nell’ambito della descrizione della peste [I11] [D8].
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