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Divergenze con Hooke sulla teoria della luce

Divergenze con Hooke sulla teoria della luce Per dimostrare la sua gratitudine alla Royal Society Newton decise di presentare una relazione sugli studi da lui condotti sulla luce dal 1666 al 1667, rimasti altrimenti sconosciuti: questa monografia fu presentata sotto forma di lettera indirizzata a Oldenburg, allora segretario della Società.
La relazione venne giudicata ‘geniale’, data sia la perfetta esposizione sia l’importanza del contenuto, che la resero a lungo un modello da seguire per simili lavori; per altro essa fu anche la causa del nascere di alcune tra le molte divergenze tra Newton e alcuni altri studiosi del suo tempo.
In particolare dall’esame di questa relazione, che per regolamento della Royal Society dovette essere sottoposta all’esame di una commissione, derivarono controversie a vari livelli con Robert Hooke, EN1 EN2 FR1 ES1 assistente scientifico della Società, e con Huygens, matematico, fisico e astronomo olandese, o per questioni di priorità o per divergenze sui modi di affrontare lo studio. Uno dei punti di maggior scontro fu che Newton si rifiutava di accettare ipotesi a priori sulla natura della luce, specialmente perché riteneva che tali ipotesi non fossero assolutamente necessarie alle proprie spiegazioni del comportamento dei raggi luminosi.
Per queste controversie Newton non volle più pubblicare altre relazioni e il trattato sull’Ottica uscì infatti, in Inglese, solo nel 1704, dopo la morte di Hooke. Già in quest’opera l’autore presenta chiaramente il proprio atteggiamento di fronte alla scienza: 

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Edurete.org Roberto Trinchero