Infanzia e Giovinezza
Infanzia e giovinezza
In questi anni egli sviluppò una notevole abilità
nella costruzione di giocattoli meccanici e una disposizione
all’osservazione e alla meditazione: si dice che trascorresse
lunghe ore ad osservare le attività dello speziale nel suo
laboratorio e che da qui sia derivato il suo grande interesse per la
chimica, in cui peraltro ebbe poco successo. Inoltre trovò,
anche in casa Clarke, una soffitta ricca di moltissimi libri alla cui
lettura pare dedicasse parecchio del suo tempo: insomma, propendeva
alquanto per la solitudine, forse anche per la sua costituzione
piuttosto fragile, e preferiva piuttosto l’amicizia con le
ragazzine, per le quali talvolta costruiva accessori in miniatura per
le bambole.
Tra i giocattoli meccanici, si ha notizia di una precisa ricostruzione
in scala ridotta di un mulino a vento che egli vide costruire e di cui
copiò con cura tutti i particolari e
l’assemblaggio, stabilendovi poi un suo
topolino a mo’ di mugnaio, e della costruzione di un orologio
ad acqua
assai preciso che funzionò per molti anni. A Grantham
appartiene anche uno dei pochi, se non addirittura l’unico,
episodio romantico della vita di Newton: pare qui si sia innamorato
della figliastra del signor Clarke e che i due avessero anche deciso
di sposarsi quando Isaac fosse stato più avanti negli studi,
ma il progetto sfumò e Newton restò celibe.
Dopo quattro anni trascorsi a Grantham la madre, restata vedova per la
seconda volta, richiamò il figlio al castello per avviarlo
nell’amministrazione delle proprietà,
senonchè a tal compito egli
risultò
completamente inadatto, distraendosene assai facilmente per dedicarsi
alla lettura ed alla costruzione di meccanismi.
La
genitrice si convinse perciò
dell’opportunità di
lasciarlo proseguire negli studi: a 18 anni, nel 1661, Isaac fu
ammesso all’
Università
di Cambridge
EN1
FR1
ES1,
dove rimase poi per
quasi quarant’anni, prima da studente e poi da professore.
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