- La prova di trazione -
Il
caso più semplice di deformazione di un materiale è la ben nota prova di
trazione [IT]
[DE]
[FR]
[EN]; questa prova è quella che usualmente viene eseguita, con apposite
macchine, su un campione del materiale (provetta) per studiarne il
comportamento sotto carico. Siano A0
l’area della sezione iniziale della provetta, l0 la sua lunghezza iniziale, P il carico di trazione applicato, l la sua lunghezza istantanea
durante la prova. Finchè la
tensione di trazione si mantiene al di sotto del valore Re, carico al limite di elasticità, le deformazioni sono
puramente elastiche, cioè, al cessare del carico la provetta riprende la sua
lunghezza iniziale. Al di sopra di tale valore e in particolare in
corrispondenza del valore di Rs, carico di snervamento, si entra nel
campo delle deformazioni plastiche, nel senso che esse permangono anche al
cessare del carico applicato. Proseguendo nella prova, il carico necessario a
proseguire le deformazione aumenta per effetto del fenomeno dell’incrudimento,
fino al valore di Rm, resistenza a trazione o carico unitario di
rottura. Da questo punto in poi la provetta inizia a manifestare una strizzone
nella zona centrale, fino ad arrivare a rottura con una lunghezza finale pari a
lf.E’ appunto la maggiore o minore capacità dei materiali di
sopportare grandi deformazioni plastiche prima di rompersi, che interessa le
lavorazioni per deformazione plastica.
Le
caratteristiche di un materiale, ricavabili dalla prova di trazione, di
interesse nel campo delle lavorazioni per deformazione plastica sono le
seguenti:
- Modulo elastico [IT]
[FR]
(o di Young) E: costante di proporzionalità tra tensione e allungamento in
campo elastico. Questo parametro è un indice della rigidezza del materiale
e interessa solo alcuni aspetti della lavorazione per deformazione
plastica;
- Carico di snervamento Rs
[IT]
[DE]:
il suo valore è di difficile determinazione e, per molti materiali, vicino
al limite elastico Re. Pertanto si preferisce considerare il
punto in cui si ha una deformazione permanente pari a 0.2%, in quanto
facilmente misurabile. Questo valore è anche indicato Y (yield point).
Quanto più basso è questo valore, tanto minori sono le forze da applicare
al pezzo per iniziare la deformazione plastica.
- Allungamento a rottura [IT]:
definito come (lf-l0)/l0, parametro che misura
la duttilità di un materiale, cioè la sua capacità di subire grandi
deformazioni plastiche.
- Tenacità [EN]:
l’area sottesa dal diagramma tensione allungamento (con le dimensioni di
un lavoro per unità di volume) è un indice della tenacità del materiale,
cioè dell’energia assorbita per portarlo a rottura.
- Malleabilità [EN]:
capacità di subire grandi deformazioni plastiche senza manifestare forti
incrudimenti, rilevabile dalla pendenza della prima parte della curva in
zona plastica, prima della strizzone.
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