Le
lavorazioni per deformazione plastica [FR] [IT] hanno un’origine lontanissima nella
storia della tecnica, basti pensare alla fucinatura dei metalli. In linea
generale queste lavorazioni hanno in comune il fatto che il materiale,
sottoposto all’azione di forze esterne [IT],
varia permanentemente la sua forma originale in quella prescelta per il pezzo.
Questa trasformazione, a differenza delle lavorazioni per fusione, avviene allo
stato solido a varie temperature a secondo dei casi. Ciò significa che le
possibilità di scelta della forma dei pezzi così ottenuti sono molto più
limitate rispetto alla fusione e che il materiale dei pezzi deve possedere
idonee caratteristiche per poter subire grandi variazioni di forma.
I processi
di lavorazione per deformazione plastica sono molteplici. In questa sede
saranno descritti solo i più importanti e significativi, rimandando a testi
specialistici la descrizione degli altri. Tuttavia una classificazione può
essere fatta in base allo scopo della deformazione. I processi primari
utilizzano materiali da fusione e ne ottengono semilavorati commerciali (in
genere a caldo) destinati a uso diretto oppure a ulteriori deformazioni. I
processi secondari partono dai prodotti di cui sopra e ne ottengono parti con
forma e dimensioni definite.
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