Le fiabe del '600 in Europa di Nicola Christian Barbieri, Amelia Nocera

Charles Perrault

La raccolta di Charles Perrault comprende le seguenti fiabe:

A queste fiabe vennero aggiunti altri tre racconti, scritti precedentemente:

  • La Marquise de Salusses ou la Patience de Griselidis
  • Les Souhaits ridicules
  • Peau d'Âne [F] [I]

Italo Calvino [E1] [E2] [I] [S1] [S2] ha definito Charles Perrault un educatore innovativo. Quest ultimo infatti è stato uno dei primi a mettere per iscritto le fiabe e a voler dare con le sue moralità un chiaro intento pedagogico. Le otto fiabe che compongono la raccolta "Contes de ma mère l'oye" sono ricche di fascino e di grazia, infatti Calvino precisa che in alcuni punti le fiabe di Perrault si aprono dei "quadri", nel senso di un'immagine che colpisce chi legge e fornisce l'esempio della Bella addormentata nel bosco dove viene descritta con precisione tutta la corte che si addormenta. Un altro esempio si può trovare nella fiaba di Cenerentola dove Perrault si dilunga sulla descrizione degli abiti delle sorellastre.

Il fine educativo di Perrault è chiaro soprattutto nella fiaba "Le Chat botté", dove lo scrittore ha rovesciato le parti tra esseri umani e animali. Nella storia, infatti, è il gatto che si fa educatore e dimostra che qualità indistruttibili, come ad esempio l'ingegno ed il savoir-faire, sono molto più importanti del denaro e permettono di sfruttare al meglio la fortuna acquisita. Anche le fiabe di Perrault presentano una moralità, a volte anche due, poiché egli vuole sottolineare due aspetti di uno stesso messaggio, ad esempio quando vuole far notare, oltre all'ingegno, anche altre qualità. La moralité posta alla fine di ogni fiaba della raccolta è sempre scritta in versi ed è indipendente dalla narrazione.

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Edurete.org Roberto Trinchero