Attività in classe
Gianni Rodari
[E]
[I]
, nel suo libro
"La Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare
storie", individua diversi metodi che possono essere utilizzati in
classe per inventare fiabe:
[E1]
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[F]
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- Duello di parole. Si prendono due
parole a caso indipendenti l'una dall'altra, si osservano tutte le
possibili combinazioni e si colgono i suggerimenti. Le parole prima o poi
forniscono l'immagine iniziale della fiaba. Ad esempio le parole "pianta"
e "pantofola" suggeriranno ben presto l'immagine di una "pianta di
pantofole", ottimo spunto per iniziare la narrazione.
- Il sasso nello stagno. Ci si lascia suggestionare da
una sola parola e si osservano le associazioni che ci vengono in mente,
così come si osservano in un lago i cerchi prodotti da un sasso gettato
in uno stagno. ..."la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il
galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto
proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita,
obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro."
- Che cosa succederebbe se... La fiaba nasce dalla
combinazione di un qualsiasi soggetto ed una qualsiasi ipotesi. Ad
esempio: Che cosa succederebbe se un coccodrillo bussasse alla vostra
porta per chiedervi del rosmarino? Che cosa succederebbe se l'ascensore
precipitasse al centro della terra?
- Insalata di favole. Questo metodo consiste nel
combinare i personaggi di fiabe diverse per crearne di nuove. Ad esempio:
Cenerentola e i sette nani, La Bella addormentata con gli stivali. [E]
Un'altra forma di composizione suggerita da
Rodari nella Grammatica della Fantasia è il
limerick. Il limerick è un breve componimento dalle regole
ferree e di contenuto nonsense reso famoso dallo scrittore inglese Edward
Lear (1812-1866)
[E1]
[E2]
, che scrisse molte di queste poesiole assurde per i suoi nipotini. Rodari
suggerisce il metodo per far costruire i limerick ai bambini: si prendono due
parole, possibilmente molto lontane ma in rima fra di loro, e le si lasciano
sbattere fra di loro finché dalla scintille non nasce la prima idea della
poesia.
Una volta un dottore di Ferrara
Voleva levare le tonsille a una zanzara.
L'insetto si rivoltò
E il naso puncicò
A quel tonsillifico dottore di Ferrara
da G. Rodari, Parole per giocare (La Grammatica
della fantasia)
6/7
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