Il Microcredito per uno sviluppo sostenibile di Donata Cappello (docappello@hotmail.com), Giulia Pagano (paganogiulia@libero.it)

DIFFUSIONE DEL MICROCREDITO

Una prima ragione che giustifica il successo e la diffusione del microcredito risiede nel fatto che si sta consolidando l’idea che i poveri non hanno bisogno di donazioni, di carità, ma di giustizia ed equità. Il punto di partenza di questa posizione è che la differenza tra poveri e ricchi sta nelle opportunità e non nelle capacità. Di conseguenza, se si concedono eque opportunità ai poveri, questi sono perfettamente in grado di sfruttarle, perché possiedono un grande potenziale di abilità e creatività, che spesso rimane inespresso. Garantire eque opportunità ai poveri significa anche fornire loro accesso al credito; il credito viene perciò considerato come un diritto umano e tutelato come tale.

La crescente fiducia nelle capacità dei poveri viaggia di pari passo con l’abbandono delle forme assistenzialistiche di aiuto allo sviluppo. Sta crescendo la consapevolezza che molti interventi della cooperazione internazionale sono serviti a far tacere i sensi di colpa dei ricchi, ma non hanno migliorato le condizioni di vita dei più poveri; addirittura, le donazioni hanno tolto iniziativa ai beneficiari, avvilendo il loro spirito e mortificando la loro dignità di esseri umani. Il microcredito, invece, è considerato uno strumento per limitare diagnosi e terapie imposte dall’esterno – i beneficiari possono decidere a che fine e in che modo utilizzare le risorse – e per superare una mentalità assistenzialistica, stimolando nel beneficiario senso di responsabilità.[FR] [IT]

La diffusione del microcredito è poi da considerare all’interno del crescente interesse per la finanza etica [EN] [ES1] [ES2] [IT1] [IT2] [IT3]. La finanza etica cerca di coniugare l’obiettivo del reddito a quello della solidarietà, promuovendo lo sviluppo umano e l’equa distribuzione di risorse tra le persone. Il luogo in cui le persone soddisfano i bisogni di beni e servizi rimane il mercato, ma la finanza etica cerca di contrastare lo sviluppo disarmonico della società.

Non da ultimo, il successo del microcredito è spiegabile pre i suoi limitati costi: grazie all’adozione di efficienti ed efficaci misure per incentivare il rimborso, il tasso di insolvenza è minimo. È vero che molti istituti e progetti di microfinanza continuano a dipendere da sussidi esterni, in quanto solo pochi di essi sono completamente sostenibili da un punto di vista finanziario. Tuttavia, rispetto ad altri tipi di interventi, la proporzione di aiuto è molto minore, e talvolta si limita ad una fase iniziale del progetto. La riflessione sui costi della cooperazione internazionale è quanto mai appropriata in questi anni, in cui l’aiuto ai paesi in via di sviluppo è diminuito.

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