Il Microcredito per uno sviluppo sostenibile di Donata Cappello (docappello@hotmail.com), Giulia Pagano (paganogiulia@libero.it)

INTRODUZIONE

Anche i poveri, come succede per ogni altra persona appartenente ad altre fasce di reddito, manifestano l’esigenza di risparmiare e di investire: hanno bisogno di accantonare delle somme di denaro per affrontare particolari occasioni (matrimoni, funerali, ..), ma anche gli imprevisti che, data la loro precarietà, li colpiscono con maggiore frequenza. La possibilità di avere a disposizione una somma di denaro si rivelerebbe utile anche per l’avviamento e la conduzione di un’attività lavorativa autonoma. Molto spesso, invece, non disponendo di sufficienti risparmi, i poveri sono costretti a dipendere dal datore di lavoro per salari letteralmente “da fame”, rimanendo invischiati in un circolo vizioso che non permette loro di emanciparsi e di poter prendere decisioni in merito al proprio futuro; oppure molti poveri vivono con il modesto reddito delle loro piccole attività economiche a conduzione familiare, sia rurale che urbana, nell’ambito di quella che viene chiamata economia informale [EN] [FR] [ES] [IT]. In caso di necessità, i poveri non possono chiedere prestiti alle banche, in quanto privi delle garanzie su cui valersi in caso di inadempimento degli obblighi. Le banche concedono prestiti solo a chi ha proprietà o patrimoni da offrire in garanzia, su cui potersi rivalere, in caso di mancato rimborso, per ottenere un risarcimento. Così i poveri ricorrono a prestiti nel circuito informale cadendo spesso nelle mani di usurai che applicano tassi di interesse [EN] [FR] [ES] [IT] talmente alti da rendere la loro situazione sempre più critica e disperata.

Una possibile soluzione al problema dell’accesso al credito e alle strutture bancarie è stata fornita dalle iniziative di microcredito, nate nel corso degli anni Settanta. Tenendo conto dei meccanismi monetari presenti all’interno delle comunità solitamente escluse dal circuito formale, si sono proposti servizi finanziari più adeguati erogando prestiti di piccole entità in condizioni differenti rispetto alle banche tradizionali.

Una precisazione prima di iniziare: si parla spesso indifferentemente di microcredito e microfinanza. In realtà, bisogna distinguere tra microfinanza, che prende in considerazione oltre al credito anche il risparmio [EN] [FR] [ES] [IT], e microcredito, che rappresenta solo una parte della microfinanza, e riguarda la concessione di piccoli prestiti ai poveri secondo delle modalità che verranno analizzate in questo lavoro [IT].

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Edurete.org Roberto Trinchero