VICTOR HUGO (1802-1885)
Alcuni critici francesi hanno proposto di definire il XIX sec. il secolo di Victor Hugo, tanto il suo genio occupò questo periodo, estendendosi a tutti i generi, poesia, teatro, romanzo [E5] [D5] [F2] [I2].
Hugo nacque nel 1802: figlio di un ufficiale dell’esercito, egli trascorse gli anni della sua infanzia viaggiando fra la Corsica, la Spagna e la Francia. La sua vocazione per la vita artistica si rivelò molto presto, tanto che egli scrisse ancora fanciullo in un suo quaderno: “Je veux être Chatuabriand ou rien”. Nel 1822, nonostante le difficoltà economiche e l’opposizione con i genitori, sposò l’amica di infanzia Adèle Foucher, il matrimonio con la quale non si rivelò poi essere del tutto felice.
Due anni dopo a soli 22 anni pubblicò la sua prima raccolta di odi. Ma la vera e propria consacrazione giunse solo qualche anno più tardi: nel 1826 Hugo si trasferì infatti con la famiglia nell’appartamento di rue de Notre-Dame des Champs, divenuto sede del famoso salotto rosso, luogo di ritrovo di scrittori come Balzac, Dumas e Gauthier. Grazie anche a queste frequentazioni in questo periodo (1827) portò a termine la stesura di Cromwell , un dramma in versi mai andato in scena, la cui prefazione fu tuttavia consacrata a manifesto del Romanticismo francese.
Da questo momento in poi la gloria di Hugo non cessò di aumentare: il suo impegno culturale e politico, le vicissitudini pubbliche e private, segnate dall’esilio e dal lutto famigliare, lo elevarono a eroe nazionale. Nel 1881 tutta Parigi festeggiò in forma ufficiale il suo ottantesimo compleanno: la sua morte, avvenuta cinque anni più tardi, fu una apoteosi. Il feretro venne esposto sotto l’arco di trionfo e vegliato da dodici poeti [I11].
Hugo è quindi il l’autore più completo del Romanticismo francese, impegnato non solo a diffondere gli ideali di questo movimento nella letteratura, ma soprattutto ad applicarli personalmente nella vita politica, come un autentico poeta vate.
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