2.b.i. A. Maslow
A. Maslow (1908-1970)
Lo studioso, che voleva
discostarsi totalmente dalla teoria psicoanalitica, così come
da quella dell'apprendimento, dominanti al tempo, ha sostenuto, in
merito alla prima teoria, che Freud aveva parlato solo della nostra
parte malata e, in merito alla seconda, che non si poteva dedurre
leggi sul comportamento umano dallo studio sugli animali. Egli
esaminò la personalità di soggetti che sembravano aver
realizzato il massimo dello loro potenzialità (es. A. Lincoln
e E. Roosevelt), individuando che erano:
realistiche,
creative,
spontanee,
spirituali,
indipendenti,
tendenti
all'accettazione di sé,
tendenti alla
realizzazione di uno scopo,
interessate agli
altri esseri umani.
Inoltre avevano avuto
delle cosiddette esperienze di picco, ossia momenti di intensa
felicità e grande intuizione in cui potevano andare oltre
l'esperienza comune (trascendere) e sentirsi integri e in comunione
con la vita e il mondo. Secondo Maslow, se le persone non possono
soddisfare i bisogni fondamentali, non possono esplicitare il loro
potenziale. Nel corso dello sviluppo tali bisogni fondamentali sono:
bisogni fisiologici;
bisogni di sicurezza
(protezione, stabilità);
bisogni di amore e
appartenenza (accettazione, affiliazione);
bisogni di stima
(reputazione, successo).
I bambini, rispetto agli
adulti, hanno maggiori probabilità di dover soddisfare i
bisogni di sicurezza, appartenenza o stima. La ricerca
dell'autorealizzazione o autotrascendenza riguarda l'età
adulta avanzata quando ci si pone interrogativi profondi sugli scopi
di quello che si fa, sul significato complessivo della propria
esistenza.
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