Storia del cinema di Paolo Jacob

IL CINEMA COMICO:CHAPLIN, KEATON E LLOYD

Durante gli anni dieci si diffonde il cinema comico. Inizialmente, però, esso consisteva solo in cortometraggi da proiettare prima dei lungometraggi. E’ solo negli anni venti che i lungometraggi comici diventano più comuni (senza far scomparire i film brevi), dando alla vita uno dei generi più importanti e duraturi del periodo.
I  personaggi più popolari del cinema comico erano i già affermati  Charlie Chaplin, meglio conosciuto come Charlot , Buster Keaton e Harold Lloyd.
I loro film erano basati sulle classiche gag fisiche, genere che prese il nome di "slapstick"[En1][Es1][Fr1], che ruotavano la maggior parte delle volte su storie di vita quotidiana, dove ai protagonisti capitavano una serie innumerevole di disavventure nello spazio di pochi minuti . I protagonisti di questi film, infatti, erano soprattutto persone comuni, del popolo, in cui il pubblico si poteva facilmente identificare.




Charlie Chaplin[Fr1][Es1][En1]incomincia a recitare alla età di cinque anni, ma sarà solo alla età di ventiquattro anni che entra nel cinema. Ricercando da subito una forte automia artistica, fonda una propria società cinematografica, che lo rende libero di decidere trama e forme artistiche dei propri film.
Diventerà subito famoso per la sua analisi psicologica dei personaggi, per la bellezza delle riprese, e per la forte comicità delle sue gag. Le sue storie denunciavano inoltre la società dell’epoca, evidenziando bene le forti contraddizioni di un sistema capitalistico che crea  ingiustizia e povertà.
Per questo viene fortemente attaccato dalle classi puritane, nazionalistiche e conservatrici dell’epoca.




Buster Keaton[Es1][Fr1][En1], chiamato anche faccia di pietra o l’uomo che non ride mai, diventa famoso per la sua ricerca del suo personaggio:spazio, ritmo, inquadratura, vengono tutti finemente studiati per creare nel pubblico la risata ma anche l’ammirazione. Il suo corpo e il suo volto, che passavano da scatti improvvisi con atteggiamenti imprevisti a movimenti supercontrollati, erano alla ricerca della più sublime mimica. Anche lui come Chaplin, affrontò nei suoi lungometraggi tematiche sociali di denuncia verso la realtà a loro contemporanea.




Harry Langdom, in arte Harold Lloyd[Es1][Fr1][En1], approdò al cinema con molti cortometraggi in cui migliorò il suo personaggio, differente dai personaggi dei suoi colleghi contemporanei. Colpiva per il suo volto e  le sue espressioni decisamente infantili, unite a un carattere personale ingenuo, che reagiva con placidamente a quanto accadeva intorno a lui.  Temi ricorrenti dei suoi film erano le donne e i piccoli aspetti del mondo, che affrontava con timidezza e distacco.

Negli anni quaranta questo tipo di comicità muore con l’entrata del sonoro nel cinema. Infatti, questa comicità era fortemente legata alle gag senza sonoro e una recitazione principalmente visiva. Dei tre solo Chaplin riuscì a sopravvivere a questo cambiamento, riuscendo a continuare e a sviluppare la sua arte con nuovi film di successo.

Film:
"Il monello"[Fr1][En1](1921) di Charlie Chaplin
“La febbre dell’oro”[Es1][Fr1][En1](1925) di Charlie Chaplin
"Tempi moderni" [Fr1][En1](1936) di Charlie Chaplin
"Il grande dittatore[Es1][Fr1][En1](1938)di Charlie Chaplin
“La fortuna dello sciocco” (1924) di Harry Edwards con Harry Langdom
"Il generale"[En1][Fr1][Es1](1927)
"Il cameraman"[En1][Fr1][Es1](1928) di Buster Keaton

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