Le religioni nel mondo di Concetta Lo Forte

Ebraismo

L'Ebraismo [I1] [I2]

Bisogna anzitutto fare una breve domanda iniziale:
Chi è ebreo?
Possiamo rispondere in maniera semplice che è colui che si riconosce e si richiama in modo più o meno coerente a una religione, a una cultura, a un popolo.
Con la "Legge del ritorno", dopo la nascita dello Stato d'Israele, avvenuta nel 1948, si è stabilito che si è ebrei in base ad una propria dichiarazione; la definizione tradizionale afferma invece che si può definire ebreo unicamente chi è figlio di madre ebrea o chi si è convertito secondo la Legge.

Il sostantivo "ebreo" viene usato nella Bibbia , libro sacro degli ebrei, e deriva dal nome Eber, discendente di Sem e leggendario antenato del popolo ebraico secondo Gn 10,21-25.
Nella Bibbia viene usato anche il termine "israelita", facendo riferimento all'espressione biblica "figli di Israele", possono essere indicati tutti i componenti del popolo dì Israele, in quanto discendenti dai dodici figli di Giacobbe, chiamato Israele in Gn 32, 29.
Diversa denominazione è "israeliano", con cui si indica il cittadino dello Stato di Israele.
Non tutti gli ebrei sono israeliani e non tutti gli israeliani sono ebrei. L'ebraismo è la più antica religione rivelata, tale Rivelazione è contenuta nella Scrittura ebraica, inoltre è la più antica religione monoteista.

Dottrine e credenze

L'ebraismo non possiede un sistema di dogmi, ma si presenta come una retta prassi, una religione che ha al proprio centro la Legge, la Torah, codificata nella Bibbia e nell'insegnamento degli antichi maestri, e poiché la Legge divina, secondo il pensiero giudaico, costituisce il fondamento della vita dell'uomo, possiamo affermare che la fede giudaica si caratterizza come devozione e dedizione alla Legge.
Queste convinzioni sono state compendiate, sotto forma di confessione di fede, per la prima volta dal filosofo e medico ebreo Mosè Maimonide nel suo Commentario alla Mishnah, composto nel 1160 circa.

Credo con fede assoluta che:

  1. Il Creatore è Autore e Guida di tutto ciò che esiste.
  2. Il Creatore è Uno; la Sua unità è diversa da quella di qualsiasi altra cosa; Egli è il nostro Dio ed esiste in eterno.
  3. Il Creatore non ha corpo o caratteristiche fisiche, e non può essere paragonato a nessuna cosa esistente.
  4. Il Creatore è primo e ultimo di tutti gli esseri.
  5. È giusto pregare il Creatore, ma nessun altro.
  6. Tutte la parole dei profeti sono vere.
  7. La profezia di Mosè è vera, ed Egli fu il padre (cioè, il più grande) di tutti i profeti, sia prima sia dopo di Lui.
  8. La Torah che è ora in nostro possesso è quella consegnata a Mosè.
  9. La Torah non verrà cambiata, né il Creatore consegnerà un'altra Torah.
  10. Il Creatore conosce le azioni e i pensieri delle persone.
  11. Egli premia coloro che seguono i Suoi comandamenti, e punisce coloro che disobbediscono.
  12. Sebbene il Messia ritardi, bisogna aspettare costantemente la Sua venuta.
  13. I morti saranno risuscitati.

Nell'ebraismo è fondamentale l'interpretazione delle Scritture, quindi si è sviluppata una tradizione interpretativa la cui parte più importante è costituita dal Talmud, termine ebraico che si può tradurre con "studio" o "insegnamento". La vita di un pio ebreo è segnata dall'osservanza della Torah; i rabbini hanno identificato l'osservanza della legge di Dio in 613 precetti, in ebraico mitzvot, 248 positivi e 365 negativi; quindi la vita di un ebreo deve essere una mitzva cioè "il compimento del comandamento di Dio". La pratica della preghiera, individuale e collettiva, nella famiglia o nella comunità raccolta in sinagoga è fondamentale. Essa è considerata come un servizio a Dio, solo a Lui è rivolta e si esprime con l'invocazione del "Santo" nome, la lode per il suo operato, il ringraziamento per ciò che concede ai credenti, la richiesta di aiuto nella prova e di perdono per le colpe commesse.
Nel calendario ebraico la settimana è cadenzata dal sabato, shabbat, l'ultimo giorno della settimana.
L'intero ciclo annuale è caratterizzato da un ricco calendario festivo. L'anno religioso ebraico si apre con la festa di Rosk hashanah, il Capodanno ebraico, che ricorda la creazione e il giudizio del mondo da parte di Dio; la seconda festa è lo Yom Kippur, il Giorno della Espiazione, considerato il giorno più sacro dell'anno, in cui si mantiene un rigoroso digiuno per 25 ore; la festa di Pasqua, Pesach, è la più nota delle feste ebraiche e ricorda la liberazione di Israele dall'Egitto.
Non va dimenticato che la vita di un pio ebreo è segnata da antichi riti religiosi che lo accompagnano dalla culla alla tomba come la circoncisione e il Bar mitzvat (cerimonia di iniziazione).

   7/12   

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Edurete.org Roberto Trinchero