Le origine del confucianesimo risalgono alla dottrina di Confucius, nome latinizzato di K'ung-fu-tzu. Originario della provincia di Shantung, vissuto tra il VI e il V secolo a.C., egli è il fondatore della prima scuola di saggezza cinese; il suo insegnamento, e quello dei suoi primi discepoli, si è posto alla base della civiltà cinese e dalla Cina si è diffuso in Estremo Oriente.

Nella Cina imperiale, a partire dalla dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.) e fino al 1905, diventava funzionario di Stato solo chi aveva superato gli esami sui classici di Confucio: queste brevi informazioni fanno comprendere l'importanza assunta, anche politicamente, dal confucianesimo.

La dottrina confuciana recupera e riordina il patrimonio delle antiche religioni cinesi.
Confucio nei suoi Dialoghi afferma: "Io trasmetto e non creo, amo e diffondo ciò che è antico".
In particolare, ripropone la dottrina dell'universalismo, ritenendo che l'armonia del cosmo derivi dall'azione positiva e complementare di due forze: lo yang, forza maschile, positiva, calda e lo yin, forza femminile, negativa, fredda.
Partendo da questo nucleo, Confucio propone un sistema di regole morali in grado di armonizzare gli individui con se stessi, con la società, con il cosmo. La sua speculazione fu in seguito perfezionata dai suoi discepoli. Confucio ripropone il classico pantheon delle antiche religioni cinesi, in cui sono presenti numerose divinità con al vertice il Dio del Cielo, maestoso e onnipotente. Fulcro della dottrina confuciana è la convinzione che attraverso un codice morale, detto li, cioè il "retto comportamento", si possa porre rimedio ai mali della società intera.

L'armonia della società è infatti il risultato delle virtù praticate. Il li agisce come forza ordinatrice, definendo i doveri di ciascuno verso gli altri - rispetto, decoro, tatto, cortesia, autocontrollo - e verso gli esseri spiritualmente superiori - culto per le divinità e gli antenati. Il culto al Dio del Cielo è l'azione religiosa più importante: a questa Realtà Suprema sono dedicati molti templi, il principale dei quali si trova a Pechino.
Confucio stesso, dopo la sua morte, è stato fatto oggetto di culto; a lui sono dedicati templi in varie città.