CONSEGUENZE E COMPLICANZE
(Ragazzone Elisabetta)
E' difficile quantificare
l'esatta incidenza della morbidità e della mortalità associate alle FGM, in
quanto finora pochi studi sono stati condotti su questo argomento. Solo il
15-20% delle complicanze giungono all'attenzione del personale medico per via
della indisponibilità o della difficoltà delle cure sanitarie, dell'ignoranza o
del timore della legge. Gli effetti della mutilazione genitale femminile
dipendono dal tipo di mutilazione eseguita, dall'esperienza dell'operatore che
la esegue, dalle condizioni igieniche in cui l'operazione viene effettuata,
dalla collaborazione e dalle condizioni di salute della bambina al momento
dell'operazione. Tali effetti possono essere
suddivisi in due categorie : conseguenze fisiche e conseguenze sessuali, mentali
e sociali.
Conseguenze fisiche
(Ragazzone Elisabetta)
La mutilazione genitale
femminile provoca un grave danno alle bambine e alle donne e frequentemente
causa conseguenze immediate, a breve e a lungo termine, sulla salute. Gli effetti
sulle condizioni di salute dipendono dall'estensione dell'incisione, dalla
capacità dell'operatore, dalla pulizia degli strumenti e dall'ambiente e dalle
condizioni fisiche della bambina o della donna. E' possibile parlare di:
complicanze immediate
(Ragazzone Elisabetta)
Decesso. Mentre l'evidenza
aneddotica viene frequentemente menzionata, nessuno studio è mai stato
intrapreso per determinare la percentuale di mortalità femminile attribuibile
alla mutilazione genitale femminile. Il decesso può essere dovuto ad una grave
emorragia (shock emorragico), a dolore e trauma (shock neutrogeno) o ad una
grave infezione (setticemia).
complicanze a breve termine
(Ragazzone Elisabetta)
Dolore. La maggioranza delle
procedure di mutilazione sono eseguite senza anestesia e provocano un forte
dolore. Le lesioni al tessuto adiacente dell'uretra, della vagina, del perineo e
del retto possono derivare dall'impiego di strumenti grezzi, da una scarsa
illuminazione, da una scarsa capacità visiva dell'operatore o da una tecnica
inadeguata.
Emorragia. L'escissione del
clitoride include l'incisione dell'arteria clitoridea che ha un forte flusso e
una elevata pressione.
Shock. Immediatamente dopo la
procedura, la bambina può avere uno shock come conseguenza dell'improvvisa
perdita di sangue, e forte dolore e trauma, che può essere fatale.
Il tetano può manifestarsi
conseguentemente all'impiego di strumenti non sterilizzati e mancanza di
vaccinazione antitetanica.
La ritenzione urinaria acuta può
essere dovuta al gonfiore e all'infiammazione intorno alla ferita, alla paura
del dolore provocato dal passaggio delle urine sulla ferita scoperta, alle
lesioni subite dall'uretra.
Frattura o dislocazione. La
frattura della clavicola, del femore o dell'omero o la dislocazione
dell'articolazione femorale possono verificarsi se una forte pressione viene
esercitata sulla bambina che oppone resistenza durante l'operazione.
L'infezione è molto frequente
per una serie di ragioni: condizioni non igieniche; uso di strumenti non
sterilizzati, applicazione di sostanze come erbe o ceneri sulla ferita, che
forniscono un ottimo terreno di crescita per i batteri.
Difficoltà di guarigione.
Difficilmente le ferite possono guarire rapidamente a causa dell'infezione,
dell'irritazione provocata dal passaggio delle urine o dallo sfregamento
derivante dalla deambulazione, oppure da una malattia sottostante come l'anemia
o la malnutrizione.
complicanze a lungo termine
(Varacalli Valentina)
La difficoltà del passaggio
delle urine può manifestarsi a causa del danno all'apertura uretrale o alla
cicatrizzazione del meato.
Infezione ricorrente del tratto
urinario. L'infezione in prossimità dell'uretra può provocare infezioni del
tratto urinario ascendente.
Le infezioni pelviche sono
diffuse nelle donne sottoposte a infibulazione.
L'infertilità può manifestarsi
se l'infezione pelvica provoca un danno irreparabile agli organi riproduttivi.
Cheloide. Una guarigione lenta e
l'infezione post-operatoria può comportare la produzione di tessuto connettivo
in eccesso sulla cicatrice.
Ascesso. Un'infezione profonda
provocata da una guarigione incompleta e da un punto di sutura incluso può
causare la formazione di un ascesso, che può richiedere l'incisione chirurgica.
Cisti e ascessi vulvari. Le
cisti dermoidi da inclusione sono le complicanze più comuni dell'infibulazione.
Neuroma clitorideo. Un neuroma
doloroso può svilupparsi come conseguenza dell'intrappolamento del nervo
clitorideo in un punto di sutura o nel tessuto cicatriziale della ferita
guarita.
Difficoltà mestruali possono
manifestarsi come conseguenza dell'occlusione parziale o totale dell'orifizio
vaginale.
La formazione di calcoli nella
vagina può essere una conseguenza dell'accumulo di detriti mestruali e depositi
urinari.
Fistole (buchi o tunnel) possono
formarsi come conseguenza della lesione inflitta durante la mutilazione, la
deinfibulazione o la re-infibulazione, i rapporti sessuali o una ostruzione al
parto.
La dispareunia è una conseguenza
di molte forme di mutilazione genitale femminile a causa della cicatrizzazione,
della ridotta apertura vaginale e delle complicanze come le infezioni.
La disfunzione sessuale può
verificarsi in entrambi i partners a causa di rapporti sessuali dolorosi, di
difficoltà nella penetrazione vaginale e di una ridotta sensibilità sessuale a
seguito della clitoridectomia.
Difficoltà nel prestare cure
ginecologiche: la cicatrizzazione conseguente alla mutilazione di tipo III può
ridurre l'apertura vaginale ad un punto tale che un adeguato esame ginecologico
non può essere eseguito senza procedere ad una incisione.
I problemi durante la gravidanza
ed il parto sono diffusi, in particolare se è stata praticata una mutilazione di
tipo III, perchè il duro tessuto cicatriziale che si forma ostacola la
dilatazione del canale del parto.
Conseguenze psicosessuali,
mentali e sociali (Varacalli Valentina)
E' disponibile una scarsa
documentazione scientifica sugli effetti psicosessuali della pratica. Una
revisione della letteratura ha evidenziato le seguenti complicanze:
Problemi sessuali:
-
Frigidità dovuta alle lesioni
prolungate durante i primi rapporti sessuali, all'infezione pelvica.
-
Mancanza di orgasmo dovuta
all'amputazione del glande del clitoride.
-
Difficoltà coitale o
incapacità assoluta di avere rapporti vaginali, a causa della stenosi della
vagina, possono colpire fino al 35% delle donne sottoposte a infibulazione.
-
Conflitti coniugali.
I problemi psicologici come
disturbi da stress post-traumatico, disturbi comportamentali, malattie
psicosomatiche, ansia, incubi, depressione, psicosi, neurosi, suicidio, sono
dovuti alle dolorose procedure della FGM, alle mestruazioni dolorose conseguenti
alla mutilazione, ai rapporti sessuali dolorosi, ai ricorrenti episodi di
frigidità, alla formazione di cisti dermoidi, all'incontinenza urinaria.
Nelle comunità in cui la FGM ha
un alto valore sociale, le bambine e le donne che non sono mutilate possono
essere ostracizzate dalla comunità.
Sono state condotte poche
ricerche sulle conseguenze psicologiche, sessuali e sociali delle FGM. Tuttavia,
i racconti personali delle donne sottoposte ad una mutilazione genitale
riferiscono di avere provato ansia prima dell'evento, terrore nell'essere
sequestrate e trattenute con forza durante l'operazione, enormi difficoltà
durante il parto e perdita di piacere durante il rapporto sessuale. La
mutilazione genitale, pertanto, può avere sulla mente delle donne che vi vengono
sottoposte effetti che purtroppo perdurano per tutta la vita.
Conseguenze mentali e sociali
(Varacalli Valentina)
La mutilazione genitale viene
comunemente eseguita quando le bambine sono abbastanza piccole e non informate
ed è spesso preceduta da atti di inganno, intimidazione, coercizione e violenza
da parte di genitori, parenti ed amici fidati. Le bambine sono generalmente
consce quando la dolorosa operazione viene intrapresa- non si utilizzano
anestetici o altri farmaci- e devono essere fisicamente trattenute nel momento
in cui oppongono resistenza. In alcuni casi vengono obbligate ad assistere alla
mutilazione di altre bambine. Pertanto, per molte bambine la
mutilazione genitale è un'enorme esperienza di paura, sottomissione, inibizione
e soppressione di sentimenti e pensieri, e quindi questa esperienza diventa un
vivido punto di riferimento nel loro sviluppo mentale, il cui ricordo persiste
per tutta la vita.