DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE
(Ragazzone Elisabetta)
La pratica tradizionale della
mutilazione genitale femminile ha sollevato una crescente attenzione
internazionale negli ultimi dieci anni. La dichiarazione congiunta sulla
mutilazione genitale femminile pubblicata nell'aprile 1997 da WHO, [E] UNICEF
[I]
[E] [F] e UNFPA
[E] ha posto la seguente definizione a questa pratica: «La mutilazione
genitale femminile comprende tutte le procedure che includono la rimozione
parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre lesioni agli organi
genitali femminili per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche.».
Le tre agenzie hanno
classificato i diversi tipi di mutilazione genitale femminile nel modo seguente:
• Tipo I: escissione del
prepuzio, spesso chiamata clitoridectomia, che include l'exeresi della cute che
circonda il clitoride con o senza escissione parziale o totale del clitoride.
• Tipo II: escissione totale del
clitoride con exeresi parziale o totale delle piccole labbra. L'apertura
vaginale non è inclusa in questo tipo di procedura.
• Tipo III: escissione parziale
o totale dei genitali esterni e sutura o restringimento dell'apertura vaginale,
nota come infibulazione [I]
[E] [F]. E' la forma più grave, in cui si pratica l'escissione
dell'intero clitoride e parzialmente o totalmente delle piccole labbra.
• Tipo IV: non classificato:
include diverse pratiche di gravità variabile che includono il pricking, il
piercing o l'incisione del clitoride e/o delle labbra; stiramento del clitoride
e/o delle labbra; caratterizzazione mediante bruciatura del clitoride e del
tessuto circostante; raschiamento del tessuto che circonda l'orifizio vaginale o
incisione della vagina; introduzione di sostanza corrosive o erbe nella vagina
allo scopo di provocarne sanguinamento o restringimento; e qualsiasi altra
procedura che rientri nella definizione della mutilazione genitale femminile
sopraindicata. E' evidente che la classificazione di queste procedure può essere
effettuata solamente in via teorica. Classificare i diversi tipi di FGM in un
sistema preciso e semplificato dal punto di vista anatomico rappresenta
solamente una guida per aiutare i medici e i ricercatori a standardizzare la
descrizione di una molteplicità di operazioni.