INTRODUZIONE (Ragazzone
Elisabetta)
La mutilazione genitale
femminile [I] non è solo una pratica culturale tradizionale, ma anche una forma di
violenza contro la ragazza o la bambina, che influenzerà la sua vita futura come
donna adulta. Benché questa pratica sia illegale e penalmente perseguibile
in numerosi paesi, si stima che circa 132 milioni di bambine [F] e donne sono
sottoposte a mutilazioni genitali in tutto il mondo e che ogni anno almeno 2
milioni di bambine sono a rischio di mutilazione.
E' noto che gli effetti fisici e
psicologici di questa pratica sono spesso molto estesi, e che colpiscono in
particolare la sfera sessuale e riproduttiva, la salute mentale e il benessere
integrale delle donne. Il danno inferto agli organi genitali femminili e al loro
funzionamento è esteso e irreversibile. Questi effetti persistono per tutta la
vita. Inoltre, la mutilazione genitale femminile rafforza le iniquità sofferte
da queste donne nelle comunità che la praticano. Nonostante il riconoscimento
dell'importanza di questo problema così delicato e la consapevolezza che esso
debba essere risolto se si vuole andare incontro alle esigenze sanitarie,
sociali ed economiche della donna, la conoscenza del problema presenta ancora
grandi lacune riguardo alla sua diffusione e ai tipi di interventi
politico-sanitari che possano garantire la sua eradicazione. Le informazioni
attuali sui tipi di mutilazione e la loro presenza derivano da dati ancora
incompleti e parziali.