Un caso pratico: sezione economico-finanziaria, l'equilibrio
Un’impresa possiede una solida struttura economica
finanziaria quando è in grado di remunerare tutti i fattori produttivi compresi
il compenso dell’imprenditore e del capitale investito e riesce a generare un
reddito positivo.
L’analisi economica ha evidenziato che la società nel suo
primo anno di vita non riuscirà a coprire neanche i costi di gestione; solo nel
suo terzo anno di vita, grazie alla sua maggiore notorietà, portando le
previsioni di fatturato ad €. 5.600, con un incremento percentuale del 87%,
riuscirà a coprire adeguatamente i costi totali ed anche il lavoro della
neoimprenditrice e del capitale investito.
Partendo dal fatturato stimato e tenendo conto del margine
di contribuzione [it]
[en]
[es]
[fr]
in un dato s’ipotizza di ottenere la seguente situazione
|
Prospetto 4 |
Descrizione |
I ANNO |
II ANNO |
III ANNO |
Fatturato |
3.000 |
4.300 |
5.600 |
Totale costi variabili |
2.161 |
3.081 |
3.974 |
Margine di contribuzione |
839 |
1.219 |
1.626 |
Totale costi fissi |
1.270 |
1.270 |
1.320 |
Risultato operativo |
-431 |
-51 |
306 |
La struttura dell’impresa appare solida fin dal primo anno
in quanto non risulta necessaria la contrazione di debiti se non quelli di
fornitura, concessi ad un tasso nullo se saldati nel breve periodo.
Il cash flow esprime la liquidità che l’impresa è in grado
di produrre nel corso dell’esercizio e come si può notare risulta essere
positiva per tutti gli esercizi analizzati.
Il ROI [it]
[it]
[en]
[en] [es] [es] [fr], indice di redditività che misura la redditività del
capitale investito, risulta essere negativo per il primo esercizio, in
prossimità dello 0 nel secondo esercizio e positivo nel terzo. La determinazione
è stata effettuata valutando l’apporto iniziale (tovagliati e stufa a legna) da
parte dell’imprenditrice in €. 300.
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