LA FLORA E LA FAUNA DEL SUOLO
PREMESSA
La pedosfera è in contatto con la biosfera ed è quindi importante caratterizzare la frazione organica o biologica[IT1][FR1] del suolo e capirne le dinamiche
FATTORI LIMITANTI
La vita di tutti gli organismi, e quindi anche degli animali è condizionata e resa possibile da un numero molto elevato di fattori limitanti, rappresentati da fattori fisici (luce, acqua, temperatura, ecc.) e chimici (ossigeno, sostanze organiche, calcio, ferro, ecc. ) che non ne consentono la vita al di sotto di un valore minimo per ciascuno di essi (legge del minimo o di Liebig) o che la consentono solo entro un ambito di valori minimi e massimi, secondo la legge della tolleranza di Shelford.
Il fattore limitante si presenta sotto 2 aspetti: da una parte mette in correlazione gli organismi con la disponibilità ambientale di fattori necessari al metabolismo e all’accrescimento, dall’altra riguarda la tolleranza che un organismo manifesta nei confronti dei fattori e delle condizioni ambientali.
I fattori limitanti determinano l’abbondanza, cioè il numero di individui della popolazione,la distribuzione all’interno del loro areale, che può essere casuale, uniforme o aggregata (di solito in relazione alla disponibilità di risorse) e il successo riproduttivo o fitness di una popolazione animale.
La luce è limitata ai primi millimetri; la produzione primaria del suolo è perciò scarsa.
La temperatura varia con cicli annuali, stagionali o giornalieri, ma sempre meno via via che aumenta la profondità.
L’humus può variare, nei terreni naturali, dall’1 al 70%; il suo contenuto nel suolo è di estrema importanza per gli animali saprofagi (che si nutrono di sostanza organica morta) di questo bioma, che contemporaneamente contribuiscono alla sua formazione, e su tutta la fauna edafica, poichè influenza la struttura e il bilancio idrico.
POPOLAMENTO DEL SUOLO
Il bioma ipogeo è molto meno differenziato rispetto ai vari biomi epigei. In esso si possono distinguere le caverne, cavità almeno in parte raggiungibili dall’uomo, le “microcaverne”, rappresentate da tane e nidi di vertebrati e invertebrati scavate nel suolo da un abitante e utilizzate solitamente anche da altri animali, commensali e/o parassiti, la parte endogea, in cui penetrano le radici delle piante.
Il popolamento del suolo è una parte delle biocenosi degli ambienti terrestri; si divide in più componenti:
-Hydrobios(batteri, alghe, protozoi, nematodi, molti oligocheti):Componente essenzialmente acquatica,vivente negli interstizi del suolo, nell’acqua gravitazionale e capillare che tappezza le cavità;
-Atmobios(funghi, quasi tutti gli Artropodi, Molluschi e Vertebrati):Componente terrestre, che dall’ambiente epigeo si è adattata alla vita dell’atmosfera ipogea;
In generale, viste le variazioni nelle frazioni acquosa e gassosa del suolo, gli organismi edafici hanno meccanismi fisiologici per superare i periodi sfavorevoli, es. formazione di cisti in protozoi in condizioni di carenza d’acqua, sospensione di attività in casi di allagamento negli atmobionti ecc..
RUOLI TROFICI