Una volta inquadrato il mercato
e definita la strategia commerciale da seguire, occorrerà, per tradurre in
pratica il nostro progetto, analizzare l’organizzazione generale dei fattori
produttivi e, in particolare, quella delle risorse umane.
Occorre però sottolineare che un
modello produttivo, valido per tutte le realtà imprenditoriali, non esiste. Sarà
anche necessario analizzare le dimensioni della nostra azienda.
Indipendentemente dalla forma
che utilizzeremo per analizzare le modalità di organizzazione dei fattori
produttivi aziendali, potrà essere opportuno ricorrere a tabelle che consentano
di confrontare i principali elementi del nostro layout, con particolare riguardo
ai livelli di capacità produttiva ottenibili con diversi gradi di sfruttamento
degli impianti.
Le principali linee guida da
seguire in questa fase sono sei:
- la descrizione del processo
produttivo [it]
[it] [en]
[es] [es]
[es]
[fr]
[fr]
attuale e/o di quello conseguente agli eventuali investimenti
previsti, avendo cura di evidenziare, se esistenti, le interconcessioni fra i
due;
- i fattori produttivi
già
disponibili o che si ritiene opportuno acquisire a seguito della realizzazione
del progetto (lavoro, capitale, Know-how);
- gli
investimenti
eventualmente previsti;
- il mercato di
approvvigionamento delle materie prime, con particolare riferimento ai
rapporti e al potere contrattuale dei fornitori;
- l’organizzazione del lavoro
e della struttura in genere;
- l’analisi delle
problematiche ambientali legate alla struttura produttiva.
I modelli organizzativi più
diffusi sono fondamentalmente rappresentati da un’articolazione
per funzioni e
da una per divisioni.
Quando il business plan viene
predisposto allo scopo di valutare l’avvio di una nuova iniziativa
imprenditoriale, la definizione di un modello organizzativo “tagliato su misura”
delle esigenze della futura azienda è uno dei passaggi fondamentali.
Un corretto approccio per le
nuove iniziative imprenditoriali non potrà prescindere da una stesura di un
piano produttivo . Affinché tale strumento sia efficace dovrà essere il risultato
di una serie di valutazioni:
- la definizione del
processo
produttivo;
- la scelta della
capacità
produttiva;
- la scelta del tipo di
tecnologia da adottare;
- la scelta dell’impianto.
Quando il nostro piano
produttivo sarà completato, si potrà determinare il piano commerciale
sulla scorta dell’analisi del mercato e delle strategie di marketing effettuate
in precedenza, individuando le risorse umane e tecniche necessarie alla sua
realizzazione.
Con il piano degli
investimenti procederemo infine a tradurre le necessità individuare negli
altri piani operativi (in particolare quello produttivo e commerciale),
quantificando gli investimenti sia in capitale fisso, come gli immobili,
macchinari, impianti, marchi, brevetti, ecc., sia in capitale circolante, le
scorte di manganino, necessario alla realizzazione degli obiettivi prefissati.
Illustrare anche sinteticamente
i propri programmi e le motivazioni che spingono l’azienda a porli in essere è
un elemento da sempre apprezzato dai finanziatori esterni.