Capitolo 2. La ricerca:alcune prospettive e alcune pratiche contemporanee(Stefania Nordera)
2. La ricerca: alcune prospettive e alcune pratiche contemporanee
2.1 Modelli e meta modelli
I modelli della scienza possono essere raggruppati a seconda delle
assunzioni fondamentali che li guidano e che vengono utilizzate per decidere
che cosa possa venire considerata una spiegazione buona. Queste linee-guida,
sovraordinate agli specifici modelli, prendono il nome di meta modelli.
Storicamente è possibile individuare due meta modelli principali,
quello del meccanicismo e quello organistico.
Nel primo l’accento è posto sulle unità di base che compongono un certo
fenomeno (l’oggetto di studio viene diviso in parti che possono venire studiate
separatamente). L’idea di base è che sia possibile scomporre un oggetto di
studio troppo complicato per essere compreso tutto insieme. L’accento è posto
sulle variabili ambientali che è possibile far variare sistematicamente in modo
da realizzare l’ideale di scientificità rappresentato dal metodo sperimentale.
Il secondo modello tende invece
a servirsi della metafora dell’organismo vivente che non può essere scomposto
in parti pena la perdita di caratteristiche essenziali del suo funzionamento.
Prendendo in esame la storia della ricerca è immediato notare che i
metodi quantitativi sono stati più spesso utilizzati dalle ricerche che si
collocano nel meta modello meccanicistico.
2.2 Il contestualismo evolutivo
Da qualche decennio la ricerca è andata
indirizzandosi verso meta modelli diversi, ed in particolare ha preso notevole
vigore il paradigma noto come contestualismo evolutivo. In questo paradigma
viene sottolineata l’importanza del cambiamento, inteso come interazione
reciproca e continua fra diversi livelli di organizzazione della realtà. Porre
l’accento sugli aspetti di interconnessione fra i fenomeni colloca il
contestualismo vicino agli approcci organicismici, ma ciò che lo differenzia è
la mancanza di una direzione e di una finalità di tipo prescrittivo dello
sviluppo. Classico esempio è la storia in quanto può essere al limite
ricostruita e giustificata ma mai prevista nei dettagli.
Da questo quadro nasce il contestualismo
evolutivo che, oltre alla interdisciplinarietà come carattere costitutivo,
tende a vedere individuo e contesto legati in maniera indissolubile. Quindi
studia come la persona plasma l’ambiente entro cui vive nel momento stesso in
cui viene plasmata.