Costruire l'idea della qualità della scuola insieme ai bambini (Chiara Montanaro)
COSTRUIRE LA QUALITA' DELLA SCUOLA INSIEME AI BAMBINI Il tema della qualità nei servizi della prima infanzia è stato analizzato di frequente negli ultimi decenni. La Convenzione sui Diritti dei Bambini delle Nazioni Unite ( 1989), ad esempio, ha costituito una piattaforma da cui partire per includere i punti di vista dei bambini su questioni rilevanti nella loro vita. La ricercatrice Deborah Harcourt ha condotto uno studio a Singapore con i bambini di 5 e 6 anni, coinvolgendoli in una ricerca appunto sulla qualità dei servizi alla prima infanzia. Si è utilizzata una metodologia che permettesse di realizzare una collaborazione con i bambini, includendo le loro idee accanto a quelle del ricercatore. Ottenuto il consenso da parte di genitori e insegnanti, il processo di consenso informato è stato spiegato anche ai 25 bambini ( 13 del Centro A e 12 del Centro B), che hanno firmato la loro adesione, riconfermandola negli incontri successivi. Entrambi i gruppi hanno riflettuto su cosa significhi una buona scuola, prendendo parte a incontri sempre più frequenti, anche al di fuori dell'orario scolastico, addirittura individuali per approfondire meglio le idee dei bambini. Nelle prime discussioni si è cercato di stabilire una comprensione condivisa dei termini, ad esempio è stato usato con chiarezza il termine progetto, essendosi i bambini già impegnati in " progetti", mentre la parola qualità non apparteneva al loro lessico. Dopo questi chiarimenti, si è iniziato a discutere su ciò che rende buona una scuola ed è stato proposto di compilare una serie di domande da porre ad altri bambini per scoprire se stavano frequentando una buona scuola. Ogni gruppo ha preparato domande da sottoporre all'altro e dalle due liste sono emerse alcune idee comuni. I quattro temi principali su cui basare l'opinione di una scuola buona, sono stati: gli insegnanti, il curriculum, l'ambiente fisico e gli amici. Su tutti però ha prevalso la valutazione riguardante gli insegnanti. Sono emerse due linee di pensiero, la prima riguardante la relazione tra insegnante e bambino, la seconda il modo e il contenuto dell'insegnamento. Ci si è concentrati sul primo aspetto, osservando in concreto il comportamento di un' insegnante con i bambini di ciascun gruppo. Entrambe dimostravano pacatezza, calma, disponibilità all'ascolto e alla considerazione. Il suggerimento dei bambini, sulla base di esperienze personali, o di amici e fratelli, è che il modo giusto di lavorare con loro si basi sulla gentilezza e la comprensione, sull'incoraggiamento e la benevolenza, all'interno di un insieme di regole, che dia al bambino un senso di sicurezza. E' importante anche che l'indegnante utilizzi un linguaggio del corpo appropriato, come sorridere e guardare il bambino negli occhi. Il tema della relazione tra bambino e insegnante può essere così sintetizzato: - Alcuni bambini hanno espresso paura dell'insegnante - I bambini hanno cercato insegnanti che stabilissero relazioni positive con loro - I bambini hanno indicato che l'insegnante giusto è quello che ascolta - Gli insegnanti possono offrire ai bambini senso di sicurezza con la comunicazione verbale e non verbale. I bambini hanno inoltre stabilito i limiti di comportamento accettabili per l'insegnante, quando vengono sgridati in modo eccessivo. All'interno di questo studio, i bambini sono stati quindi considerati come ricercatori attivi, che hanno prodotto dei resoconti sulla loro vita in prima persona. Si è aperta una finestra sulla vita di un piccolo gruppo di bambini a Singapore, che a sua volta può gettare luce sulla vita di altri bambini altrove. La responsabilità degli adulti sta ora nel tener conto dei punti di vista emersi e darne forma e concretezza.