Interviste qualitative e analisi computer-assistita (Marta Maccarrone)

- Esistono alcuni programmi informatici che permettono l’analisi qualitativa dei dati e che sono di ausilio per i ricercatori. NVivo, in particolare, permette l’individuazione di vocaboli, rilevandone la frequenza nel discorso degli intervistati.
A seconda dei diversi approcci, vengono utilizzati di preferenza differenti programmi. NVivo è un software utilizzato dalla teoria della Grounded Theory di Glaser e Strauss. Secondo questo approccio il ricercatore dovrebbe iniziare la ricerca senza produrre ipotesi di lavoro, per evitare che teorie o conoscenze pregresse sull’argomento influenzino l’interpretazione dei dati raccolti.
Nonostante ciò, perché una ricerca sia scientifica, deve produrre un sapere controllabile, vale a dire ottenuto mediante procedure chiare ed esplicite. Per tale ragione è meglio avere riferimenti guida per orientare la ricerca e organizzare i dati, per non interpretare i risultati in modo arbitrario.

Per spiegare il funzionamento di NVivo, l’autore riporta l’esempio di una ricerca condotta durante il Giubileo celebrato a Roma nel 2000. L’indagine è in parte quantitativa (sono stati somministrati 1023 questionari) ed in parte qualitativa. Noi ci interesseremo di quest’ultima parte.

Sono state somministrate 96 interviste qualitative di carattere autobiografico, queste sono brevi narrazioni biografiche inerenti all’esperienza Giubilare.

La popolazione di riferimento è costituita dai giubilanti. Tale popolazione è stata divisa in strati a seconda della lingua e, più in particolare, a seconda della provenienza geografica. Da ogni strato si è estratto un certo numero di soggetti, i quali costituiscono il campione della ricerca.
Il campionamento, però, non è stato del tutto rispettato. Nello specifico, il ricercatore che doveva svolgere le ricerche in lingua portoghese (numero 5 interviste) non ha consegnato i propri protocolli di ricerca; ed è stata fatta un’intervista in più in lingua giapponese (da 10 previste a 11 interviste effettuate).

Per condurre l’intervista è consigliato, qualora l’intervistato taccia a lungo, di intervenire con frasi neutre che mostrino l’interesse e la disponibilità all’ascolto dell’intervistatore. L’obiettivo è aiutare l’intervistato ad esprimere ciò che pensa, senza che egli venga influenzato.
Ogni intervista viene registrata e deve essere trascritta sul computer in lingua italiana entro 24 ore dal suo svolgimeto per ricordarne il maggior numero di dettagli possibili.
Per la trascrizione dell’intervista è indicato ascoltare la registrazione, interrompendola di tanto in tanto per trascriverla, proseguendo per tutta l’intervista con la medesima procedura. Dopo questo primo momento di ascolto e trascrizione ne segue un altro, secondo le medesime modalità ma posticipando o anticipando le pause, per riportare eventuali aggiunte o correzioni negli spazi bianchi lasciati in precedenza ad ogni interruzione. Infine ricontrollare il resoconto mediante un ulteriore ascolto. È importante riportare anche gli aspetti non verbali del parlato, come errori, incertezze o dubbi dell’intervistato.
Ai ricercatori non di madrelingua italiana è consigliato verificare la correttezza del testo mediante l’aiuto di ricercatori di madrelingua italiana. In ogni caso, nel tradurre da lingue straniere è necessario cercare le parole che abbiano maggiore corrispondenza nella lingua italiana, ed indicare eventuali dubbi sulla traduzione di qualche passaggio fra le note conclusive.
Alla fine della trascrizione dell’intervista il ricercatore può riportare le proprie osservazioni.

Scritte le interviste, è possibile inserirle nel software NVivo. In seguito è necessario definire un numero opportuno di concetti sensibilizzanti che si vogliono analizzare. Nell’analisi delle interviste effettuate durante il Giubileo del 2000, sono stati individuati 91 elementi.
È stato, inoltre, scritto un dizionario per chiarire i termini usati dagli intervistati. Relativamente ad ogni concetto, se possibile, sono stati definiti dei sinonimi, dei contrari e dei termini che hanno funzione di richiamo.-

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Edurete.org Roberto Trinchero