L'intervista uno strumento chiave per il diritto (Valentina Recchia)

L’intervista è uno strumento fondamentale per ogni giornalista e costituisce una preziosa fonte orale per gli studi storici, antropologici e per la comunicazione in generale. L’intervista è una modalità e una tecnica informativa tra le più dirette e immediate.

Esistono diverse tipologie e modalità d’intervista: secondo il mezzo utilizzato (quotidiano, settimanale, radio, tv, informazioni online e agenzie), secondo chi conduce l’intervista e chi sia l’intervistato.

Può esservi l’intervista << richiesta >> dallo stesso intervistato.

L’intervista richiesta è suggerita informalmente dal diretto interessato. Per esempio, se un personaggio importante, come un ministro, ha bisogno di veicolare, attraverso i mezzi di comunicazione, un’informazione, può, attraverso il suo addetto stampa, avanzare la richiesta ad un determinato giornale. Il rischio di questa intervista è che si trasformi in un’acritica trasposizione del pensiero dell’intervistato.

L’ intervista richiesta convive con l’intervista di stampo tradizionale, cioè quando è il giornalista o il direttore del giornale a chiederla o sollecitarla.

Questa seconda tipologia di intervista è al tempo stesso una chiave d’interpretazione, un’analisi storica e una testimonianza. Prende forma nelle diverse riunioni di redazione del giornale, dove si decide di chiedere una o più interviste su temi specifici, oggetto di notizia e commento.

Per di più, può essere realizzata secondo una tecnica discorsiva, sviluppando un ragionamento a due voci tra il giornalista e l’intervistato.

Secondo il mezzo utilizzato, muta anche la metodologia dell’intervista:

-          Radio: l’intervista è molto più diretta, più sintetica, punta ai contenuti più che all’effetto. Deve essere il più possibile chiara, incisiva e accessibile, perché chi ascolta in genere è più attento a cogliere sfumature e dettagli.

-          Televisione: in questa intervista l’immagine prevale sul contenuto, l’attenzione è esasperata al particolare. In questo caso l’intervista cambia forma e natura: è privilegiato il modo con cui i concetti sono espressi, l’aspetto fisico dell’intervistato, la capacità di argomentare e controbattere e il tono dei singoli interventi.

 

L’effetto del mezzo è notevole, mentre la tecnica tradizionale usata è lo schema a domanda e risposta. In tutti i casi citati, il ruolo dell’intervistatore è decisivo.

L’intervista può essere intesa come uno degli strumenti principali di lavoro del giornalista e sono la curiosità, il desiderio di andare a fondo nella questione trattata e la stessa capacità, di quest’ultimo, di “provocare” risposte, a divenire decisivi.

È la domanda che orienta la risposta e il giornalista deve saper condurre con intelligenza e concentrazione la conversazione, tenendo conto che in ogni intervista è fondamentale il rapporto diretto che si crea tra i due protagonisti in scena.

L’intervista costituisce uno strumento di grande importanza per acquisire informazioni, elementi di back-ground che poi possono essere utilizzati in successivi articoli. Per questo la preparazione è fondamentale. Occorre documentarsi, aggiornarsi, entrare in possesso di tutti gli elementi di conoscenza necessari per “dominare” l’argomento, puntare sugli aspetti di maggiore interesse per il giornale e per i lettori.

La professionalità e la preparazione del giornalista, la sua indipendenza di pensiero e di giudizio sono gli elementi che fanno la differenza e che distinguono una buona intervista da una banale.

L’intervista è uno strumento chiave per il diritto in quanto, sottoponendo i vertici del potere ad una serie di domande, consente di esplicitare e di far capire come il potere è usato, aiuta il cittadino nelle scelte sociali e a fargli acquisire un proprio giudizio. La democrazia è una concezione impegnativa della vita in comune e in questo senso anche l’intervista può contribuire all’affermazione di questo diritto di democrazia.

 

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Edurete.org Roberto Trinchero