Indicazioni pratiche per l'intervista di selezione (Valentina Marro)
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Il
seguente capitolo cercherà di spiegare in modo sintetico quali sono
le principali indicazioni che riguardano il tema del colloquio come
strumento diagnostico. Nel
colloquio di selezione interagiscono due soggetti: l'intervistatore e
l'intervistato, esso è uno strumento attraverso il quale si cerca di
conoscere in modo approfondito l'intervistato;quindi possiamo
definirlo come una forma di comunicazione che cerca di capire si i
requisiti dell'intervistato sono idonei a ricoprire una determinata
mansione. Bisogna tenere presente che l'intervistatore sarà
estremamente specializzato le cui caratteristiche dipenderanno dallo
scopo del colloquio. Le
finalità del colloquio di selezione sono: raccogliere
informazioni sul candidato; offrire informazione
sul lavoro proposto. Per riuscire ad ottenere
un buon colloquio in cui il candidato si senta a proprio agio bisogna
cercare d'iniziarlo in maniere formale, in questo modo l'intervistato
sarà libero da tensioni emotive e da paure che potrebbero bloccarlo. Vanno evitate domande
troppo personali e quando il candidato inizia a parlare è bene che
l'intervistatore non interrompa e ascolti con attenzione. Le domande che vengono
fatte durante il colloquio possono essere di tre categorie: domande aperte,
hanno l'obbiettivo di introdurre un dato argomento in modo che il
candidato possa parlare liberamente. domande chiuse,
vengono utilizzate per verificare specifici aspetti. domande ipotetiche,
si chiede al candidato come si comporterebbe in una situazione
ipotetica. Inoltre ci sono alcuni
suggerimenti per far si che il colloquio mantenga un grado elevato
d'interesse: garantire riservatezza
delle informazioni raccolte; non avere fretta di terminare il
colloquio, informare l'intervistato sugli scopo del colloquio... Va detto che c'è una
fase pre-intervista dove l'intervistatore ha il compito di preparare
l'incontro e l'ambiente fisico in cui verrà effettuata.( visione e
analisi del curriculum ) Una fase importante è
quella della job analysis, si tratta di fare un'analisi della
mansione del lavoro offerto, qui l'intervistatore viene a conoscenza
di tutti gli aspetti tecnici e pratici del lavoro, in questo modo
potrà avere in mente un profilo personale del candidato ideale. Dopo
questa fase l'intervistatore costruirà una griglia con le linee
guida del colloquio. Ci sono altre due fasi
importanti: visione della
documentazione; per stabilire se il candidato ha i requisiti
necessari; setting fisico,
tempi, documentazione; utilizzare un luogo idoneo dove fare
l'intervista e prevedere u tempo sufficiente per poter concludere
in modo adeguato l'intervista. Tenere sotto mano la griglia fatta
precedentemente. Durante l'intervista
bisogna cercare di creare un clima professionale e di fiducia,
mettere il candidato a proprio agio in modo da stimolarlo ad
interagire senza però creare un clima eccessivamente familiare. Al fine di una corretta
valutazione del candidato bisogna esaminare tutte le aree
d'interesse. L'intervistatore,
inoltre, deve saper porre le domane con naturalezza, calma e
utilizzando un linguaggio appropriato, senza violare la sfera
dell'intimità del candidato. Ritardare la formazione
del giudizio è un altro requisito richiesto dell'intervistatore,
cioè deve avere una visione totale del candidato prima di formulare
un giudizio. Il giudizio non va mai manifestato davanti al candidato,
perché egli deve trovarsi nelle condizione di esprimersi liberamente
senza timore. Può accadere che nel candidato si manifestino dei
meccanismi inconsci di difesa e di sicurezza, sta all'intervistatore
cercare di captare tali meccanismi al fine di evitarli o affrontarli,
ma da un'altra angolazione. In fine bisogna concludere il colloquio
con un bilancio delle caratteristiche del candidato in merito alla
mansione da svolgere. Dopo il colloquio
l'intervistatore deve fare una valutazione globale del candidato
riorganizzando le informazioni prese durante il colloquio , si
procede poi stendendo una prima descrizione e valutazione del
candidato. Nel colloquio
tecnico-professionale l'argomento principale è il lavoro, bisogna
quindi valutare le specifiche conoscenze professionali possedute dal
candidato. E' importante iniziare
l'intervista chiedendo al candidato di illustrare il suo percorso
lavorativo (farlo parlare liberamente), soffermandosi su quelle
mansioni più vicine alla proposta di lavoro dell'intervistatore e
ponendo domande specifiche (il tipo di azienda, le caratteristiche
del lavoro, i problemi..). Proseguire l'intervista facendo parlare il
candidato su quali sono le sue competenze specifiche in merito alla
posizione per cui si è candidato. Alcune volte
l'intervistatore pone un problema da risolvere (in un capo abbastanza
noto al candidato) e farlo discutere all'intervistato. Mai un colloquio
professionale deve assomigliare ad un'interrogazione scolastica, ma
ad un approfondimento ed una reale comprensione delle conoscenze e
competenze tecnico-professionali possedute dal candidato. Il giudizio va sempre
fatto in base al contenuto delle risposte e non al modo in cui si
risponde. L'intervista di selezione
sarà più efficacie se la si utilizza senza un eccessivo
“tecnicismo”, durante il colloquio l'intervistatore dovrebbe
sempre avere una certa disponibilità emozionale e personale, in modo
da poter entrare in sintonia con il candidato, riuscendo così ad
abbattere i meccanismi di difesa dell'intervistato.