Capitolo 3. Attività autobiografiche per bambini (Elisa Branca)

CAPITOLO 3. Attività autobiografiche per bambini

RICORDI VICINI E LONTANI

LUOGHI: comune di Ancona. Scuola dell’Infanzia Anna Freud. Attività svolta prima in palestra poi in aula.

SOGGETTI: insegnanti e 20 alunni di 5 anni per il ricordo recente, 18 bambini di 5 anni per il ricordo antico.

OBIETTIVI: nel proporre l’ attività autobiografica agli alunni, le insegnati intendono:

promuovere il benessere e il rilassamento mentale e corporeo

favorire la rievocazione delle memorie personali e la consapevolezza relativa ai ricordi recenti e antichi

stimolare l’ utilizzo di diversi linguaggi

Mediante l’ esternazione dei vissuti dei bambini, le insegnati si propongono di:

Approfondire le conoscenze dei bambini e delle loro esperienze

Verificare se l’ espressione verbale del ricordo corrisponde alla rappresentazione grafica

MODALITA’: L’ attività proposta nell’ ambito del Laboratorio di Psicomotricità, si articola in tre fasi:

fase introduttiva: i bambini vengono invitati a muoversi liberamente nello spazio della palestra e poi vengono guidati nell’ eseguire andature legate a pensieri e ricordi, utilizzando il linguaggio corporeo

fase collettiva: le insegnati dicono ai bambini di trovare una posizione comoda e favoriscono il loro rilassamento corporeo e mentale, dopodiché invitano a rievocare un ricordo

fase individuale-duale: ciascun bambino disegna il ricordo rievocato e lo racconta alle insegnati

TEMPI: 4 febbraio 2005 e 7febbraio 2005

Il tempo delle attività:

 fase introduttiva: 20 minuti

fase colletiva:15 minuti

fase individuale-duale: 25 minuti

ESITI: un ricordo recente : tra le tante narrazioni dei bambini relative ai ricordi recenti, alcune si configurano fantasie per la presenza di elementi irreali, altre assumo la caratteristica della favola. Nella fase di rilassamento funzionale all’ introspezione qualcuno ha formulato pensieri, sogni ad occhi aperti.

Il ricordo più antico: risalgono al periodo  tra il primo e il secondo anno di età, e riportano situazioni ricorrenti, forse sentite spesso narrare in famiglia, altri ricordano episodi specifici collocabili tra i due e i tre anni.

VISUUTI DEGLI ALUNNI: i bambini vivono positivamente l’ esperienza, dimostrando forte partecipazione emotiva , notevole interesse e spiccate capacità autonarrative a livello verbale, non verbale. Nei  bambini si riscronta quindi la sorpresa  di ricordare e prendere coscienza di determinati episodi, il piacere di raccontare la propria storia e la soddisfazione nello scoprire di condividere con i compagni vissuti simili

VISUUTI DEGLI INSEGNATI: durante l’ attività autobiografica le insegnati sono molto coinvolte e pronte a recepire i feedback dei bambini, che arricchiscono la stessa attività formativa. Il clima di accoglienza, serenità e fiducia che si crea fa sentire le insegnanti emotivamente partecipi.

Seguendo questo processo sono state indagate  anche altre tematiche, tra cui : i ricordi legati ai cinque sensi. Per i bambini era più facile ricordare gli eventi riguardanti la vista, mentre incontravano più difficoltà a ricordare gli episodi inerenti l’ olfatto e il gusto.

 Inoltre si è analizzato anche la metacognizione sulla mente e sull’ apprendimento. Si intendeva far emergere le conoscenze dei bambini, stimolare la riflessione e il confronto sull’ attività mentale, favorire lo sviluppo di una rappresentazione della propria mente.

Un’ altra analisi è stata quella relativa agli spazi e tempi individuali e collettivi, dove si intende stimolare il ricordo personale e l’ immaginazione, promuovere il confronto tra realtà e irrealtà, favorire la consapevolezza dei propri desideri.

 

 

 

 

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3/5
Edurete.org Roberto Trinchero