Capitolo 4. Attività autobiografiche per adulti (Elisa Branca)

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CAPITOLO 4. Attività autobiografiche per adulti

MI RICORDO

LUOGHI: Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Ancona, che ospita il corso di formazione autobiografica rivolto a inseganti della provincia di Ancona. Attività svolta prima all’ esterno e poi all’ interno dell’ aula.

SOGGETTI: formatrice e insegnanti: 12 donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni

OBIETTIVI: nel proporre l’ attività autobiografica alle insegnati, la formatrice intende:

promuovere il benessere e il rilassamento mentale e corporeo

favorire il recupero mnestico e la scrittura di esperienze personali, recenti o antiche

mediante l’ esternazione dei vissuti delle insegnati, la formatrice si propone di:

far condividere emozioni e pensieri che accompagnano la scritture autobiografica

stimolare confronti e riflessioni rispetto alle storie di vita  

MODALITA’: l’ attività si articola su due fasi:

fase individuale: la formatrice invita le insegnanti a muoversi liberamente in un ampio spazio esterno, a liberare la mente dai pensieri, rendendola simile a un foglio bianco, a far affiorare a poco a poco dalla memoria un ricordo di cui mettono subito a fuoco le immagini , le sensazioni, emozioni e pensieri; dopo aver rivissuto e fissato nella memoria il ricordo, le insegnati tornano in aula per trascriverlo e per appuntare i vissuti emotivi dell’ esperienza autobiografica.

fase collettiva: la insegnanti disposte in circolo, vengono invitate a leggere quanto scritto e/ o a condividere considerazioni relative all’ attività

TEMPI: 11 febbraio2005

Fase individuale: 15 minuti

fase collettiva: 45 minuti

ESITI: i ricordi emersi sono accumunati da una forte intensità emotiva, pur nella diversità degli eventi o dei periodi rievocati. Dal punto di vista temporale buona parte dei ricordi sono molto recenti o si riferiscono all’età adulta, alcuni si possono ricondurre all’ adolescenza e i restanti risalgono all’ infanzia. La maggioranza ricorda uno specifico episodio, mentre la minoranza rievoca un determinato periodo di tempo, lontano o vicino. Le emozioni legate ai ricordi sono prevalentemente positive. In diversi casi sia assiste alla compresenza di sentimenti ambivalenti. I ricordi possono essere ricondotti a quattro tipologie di rapporti:

con la natura

con i parenti

con amici, amanti e mentori

con se stessi

VISSUTI DEGLI INSEGNANTI:  alcune insegnati dopo un momento di vuoto o di smarrimento iniziale nel recupero di un ricordo, riescono a mettere a fuoco un determinato episodio e a rivivere le emozioni, provando un senso di benessere. Altre si felicitano e meravigliano per essere riuscite a rivivere un momento o un periodo della propria storia, accompagnate da una forte carica emotiva. Altre ancora esternano il piacere legato al  rilassamento, al senso di piacere interiore provato.

VISSUTI DELLA FORMATRICE: è gratificante osservare il forte coinvolgimento emotivo da parte delle insegnanti, che si esprime con il linguaggio non verbale sia durante il recupero amnestico che durante la scrittura autobiografica. Il momento della condivisione risulta particolarmente soddisfacente perché conferma la buona riuscita dell’ attività autobiografica e il raggiungimento degli obiettivi che ci si era proposti.

Seguendo questo processo sono state indagate anche altre tematiche tra cui: io e gli altri nel tempo e nello spazio. Si intendeva favorire la scrittura dei frammenti della propria storia inerenti a spazi personali e condivisi, nelle tre dimensioni temporali, stimolare il ricorso e la riflessione sul proprio rapporto con se stessi e con gli altri, attraverso l’ immagine concreta dello spazio.

Un’ altra analisi è stata quella relativa alle metafore personali ed esistenziali, dove si intende promuovere il benessere e il rilassamento mentale e corporeo, favorire la visualizzazione della propria interiorità, attraverso la metafora del passaggio, e la riflessione su di sé e la propria vita.

4/5
Edurete.org Roberto Trinchero