Capitolo 4. L'intervista in profondità (Debora Bonomo)

                        

                           4. L’INTERVISTA IN PROFONDITA’

Per intervista in profondità si intende un’intervista non standardizzata (la ricerca standard, attraverso l’uso di questionari, mira alla raccolta di dati statistici) caratterizzata da una traccia contenente temi generali sui quali l’intervistatore deve raccogliere informazioni. L’obiettivo dell’intervista in profondità è quello di cogliere e descrivere il senso attribuito dagli attori alle loro azioni (thick description, Geertz 1973), quindi si pone in vista di una raccolta interpretativa di significati (non di leggi). L’intervista in profondità è caratterizzata dall’attività di probing (cioè dalla presenza di domande, sollecitazioni e commenti non previsti dalla traccia di intervista usata dall’intervistatore), la quale non è controllabile.

Fasi dell’intervista in profondità:

1-Scelta del tema di ricerca: argomento generale su cui si intende indagare;

2-Scelta della strategia di ricerca:

-Survey research (standard): disegno della ricercaàmodello di Lazarsfeld (diviso in: rappresentazione figurata del concetto, individuazione e specificazione delle dimensioni concettuali rilevanti, scelta degli indicatori e loro assemblaggio in un indice). E’ un approccio di indagine che non prevede aggiustamenti in itinere, viene tutto deciso nella fase iniziale.

-Grounded theory (non standard) (Glaser e Strauss, 1967): non prevede la costruzione di un quadro di ricerca (per evitare preconcetti che potrebbero influenzare l’indagine) e prevede la formulazione induttiva dell’ipotesi. Il disegno della ricerca è flessibile (comparazione continua tra categorie concettuali e informazioni provenienti dal setting di ricerca in modo che si arricchiscano a vicenda);

3-Scelta dello strumento di rilevazione: dipende da vari fattori: economico- organizzativi; complessità, cioè facilità di riduzione di temi a pochi indicatori; caratteristiche dei soggetti a cui verrà somministrato; disponibilità di risorse umane ed economiche;

4-Individuazione dell’ambito d’indagine;

5-Riconoscimento del tipo di interlocutori: cioè decidere le caratteristiche che devono avere, capire la loro posizione ed il loro ruolo in relazione con l’oggetto di ricerca. Possono appartenere a:

-Mondo sociale: aggregato di individui che ruota intorno ad un’attività specifica (professionale, culturale, sportiva ecc. )

-Categorie di situazione: insieme di persone che hanno in comune specifiche condizioni di vita (malati sottoposti a cure sperimentali, genitori di figli adottivi ecc. )

6-Composizione della traccia di intervista: i temi da inserire dipendono dall’obiettivo dell’indagine. Si devono formulare domande cognitive che tengano conto dell’oggetto di ricerca e dell’ambito territoriale. Questo passaggio dovrebbe essere svolto da un gruppo di ricerca e non da un singolo ricercatore a causa della sua variabilità.

7-Piano di Campionamento: procedimento attraverso il quale si estrae da un insieme di unità costituenti l’oggetto di studio, un numero ridotto di casi mediante un qualche criterio (caratteristiche rilevanti teoricamente). Solitamente si resta al di sotto dei 100 campioni.

8-Accesso al campo: le modalità sono varie e dipendono dal contesto e dalla creatività, capacità ed esperienza del ricercatore ( spesso prima di procedere con l’intervista bisogna conquistare la fiducia dell’intervistato). L’intervistatore deve individuare quali soggetti intervistare ( se fanno parte di un mondo sociale fare riferimento all’attività che li caratterizza, se invece rientrano nelle categorie di situazione fare riferimento a possibili luoghi di ritrovo);

9-Introduzione dell’intervista: deve comprendere il patto d’intervista tra intervistatore ed intervistato, cioè la messa in chiaro tra le due parti delle modalità dell’intervista;

10-Conduzione dell’intervista: In questa fase, quella in cui tutto il lavoro precedente viene testato empiricamente, bisogna prestare attenzione a non influenzare il racconto dell’intervistato ed è necessaria una buona capacità di ascolto profondo;

11-Stesura di una relazione post-intervista: all’interno della quale devono essere incluse la descrizione dell’ambiente, l’atteggiamento dell’intervistato ecc. ;

12-Trascrizione dell’intervista: trascrizione della registrazione fatta durante l’intervista, va redatta dall’intervistatore stesso e deve comprendere le componenti non verbali e le note integrative. La trascrizione deve essere integrale e non vanno apportate modifiche (traduzioni dialettali, correzioni ecc.) ;

13-Analisi dell’intervista: per farla si possono usare sia procedure informali (individuali, che non seguono regole prestabilite) che formalizzate.

 

 

 

4/4
Edurete.org Roberto Trinchero