Capitolo 9. Focus group: istruzioni per l'uso? (Mara Gregorio)

                            FOCUS GROUP: istruzioni  per l’uso?

Generalmente conosciamo il focus  group come un’intervista di gruppo, in cui l’intervistatore detto anche “conduttore” ,conduce l’intervista su un numero limitato di soggetti, normalmente da 6 a 12 per circa due ore. Si stimola l’interazione, il dialogo tra i soggetti stessi  e mantiene il focus  della discussione sui temi prefissati dalla scaletta dell’intervista, che è mediamente rigida. Questo tipo di intervista viene usato normalmente per rilevare opinioni, atteggiamenti o comportamenti(àfini esplorativi o affermativi). E’ un tipo di ricerca qualitativa.

La descrizione sopracitata ci fa capire che questo tipo di intervista è una’applicazione laboriosa e racchiude, per esempio, l’indagine profonda delle opinioni dei partecipanti, il rischio di confusione con tecniche proiettive o psicodinamiche e l’importante questione dell’autenticità e pertanto il focus group non è esente da limiti e cautele.

Per svolgere al meglio  quest’intervista sono opportune alcune indicazioni più precise della definizione inizialmente descritta. Prima di tutto lo staff di conduzione  è costituito da un conduttore che conduce il focus e registra gli elementi a suo giudizio utili per poi intervenire nella gestione delle dinamiche di gruppo e da almeno un assistente che osserva tale  dinamica, senza intervenire, e raccoglie gli elementi necessari per svolgere le fasi di trascrizione, analisi e interpretazione dei dati. Queste due figure preparano prima una griglia di conduzione ben precisa per evitare eventuali interferenze visto che è di primaria importanza la validità intersoggettiva.

I partecipanti  vengono scelti con caratteristiche socio-anagrafiche diverse e appartenenti a gruppi omogenei o disomogenei a seconda degli obiettivi della rilevazione. Ai soggetti intervistati, inoltre, devono essere trasmesse informazioni corrette sulla situazione di gruppo nella quale verranno coinvolti.

Durante la procedura è di fondamentale importanza garantire la validità dei risultati che si ottiene attraverso la qualità della griglia di conduzione: essa deve contenere domande in grado di  esplorare componenti cognitive, affettive e comportamentali; possedere caratteristiche  che  prevedano la conferma o la disconferma e che possono essere utilizzate in modo flessibile dal conduttore. La griglia, inoltre,  deve favorire la comparazione tra i risultati prodotti da gruppi diversi di soggetti coinvolti nello stesso progetto di ricerca.

L’attenzione ai processi nella conduzione è utile per intervenire su di essi in caso di difficoltà.

Per una buona conduzione sono opportune alcune regole di base: all’inizio in conduttore deve fornire informazioni su di sé, sulla committenza e i suoi obiettivi , sulle ragioni per cui i partecipanti sono stati scelti per quella rilevazione  e ciò attraverso un linguaggio adeguato. Inoltre al conduttore aspetta specificare come e quando i risultati saranno restituiti evidenziando il suo impegno e,infine,deve chiedere l’autorizzazione per l’utilizzo del registratore. Successivamente si passa alle indicazione di metodo fino a cercare di trasmettere messaggi di fiducia. Durante il focus, importante è la gestione dei processi attraverso un  atteggiamento non valutativo verso persone e le loro opinioni. Si potrebbero esporre tecniche di facilitazione da parte del conduttore che può intervenire anche con qualche suggerimento verbale.

Al termine, una volta congedati i partecipanti, il conduttore e l’assistente devono esprimere una prima riflessione a caldo che conducano a prime impressioni. Solo a questo punto potremmo finalmente analizzare i risultati attraverso una ricostruzione profonda di atteggiamenti e rappresentazioni tendendo sempre presente la griglia di conduzione. Le trascrizioni verranno analizzate in totalità attraverso letture ripetute ad opera di diversi giudici e tenendo in considerazione item, parole o frasi più frequentemente utilizzati, temi rimossi, citazioni letterarie e focalizzazione su indicatori non verbali.

8/10
Edurete.org Roberto Trinchero