Capitolo 9. Focus group: istruzioni per l'uso? (Mara Gregorio)
FOCUS GROUP: istruzioni per l’uso?
Generalmente conosciamo il focus group come un’intervista di gruppo, in cui l’intervistatore detto anche “conduttore” ,conduce l’intervista su un numero limitato di soggetti, normalmente da
La descrizione sopracitata ci fa capire che questo tipo di intervista è una’applicazione laboriosa e racchiude, per esempio, l’indagine profonda delle opinioni dei partecipanti, il rischio di confusione con tecniche proiettive o psicodinamiche e l’importante questione dell’autenticità e pertanto il focus group non è esente da limiti e cautele.
Per svolgere al meglio quest’intervista sono opportune alcune indicazioni più precise della definizione inizialmente descritta. Prima di tutto lo staff di conduzione è costituito da un conduttore che conduce il focus e registra gli elementi a suo giudizio utili per poi intervenire nella gestione delle dinamiche di gruppo e da almeno un assistente che osserva tale dinamica, senza intervenire, e raccoglie gli elementi necessari per svolgere le fasi di trascrizione, analisi e interpretazione dei dati. Queste due figure preparano prima una griglia di conduzione ben precisa per evitare eventuali interferenze visto che è di primaria importanza la validità intersoggettiva.
I partecipanti vengono scelti con caratteristiche socio-anagrafiche diverse e appartenenti a gruppi omogenei o disomogenei a seconda degli obiettivi della rilevazione. Ai soggetti intervistati, inoltre, devono essere trasmesse informazioni corrette sulla situazione di gruppo nella quale verranno coinvolti.
Durante la procedura è di fondamentale importanza garantire la validità dei risultati che si ottiene attraverso la qualità della griglia di conduzione: essa deve contenere domande in grado di esplorare componenti cognitive, affettive e comportamentali; possedere caratteristiche che prevedano la conferma o la disconferma e che possono essere utilizzate in modo flessibile dal conduttore. La griglia, inoltre, deve favorire la comparazione tra i risultati prodotti da gruppi diversi di soggetti coinvolti nello stesso progetto di ricerca.
L’attenzione ai processi nella conduzione è utile per intervenire su di essi in caso di difficoltà.
Per una buona conduzione sono opportune alcune regole di base: all’inizio in conduttore deve fornire informazioni su di sé, sulla committenza e i suoi obiettivi , sulle ragioni per cui i partecipanti sono stati scelti per quella rilevazione e ciò attraverso un linguaggio adeguato. Inoltre al conduttore aspetta specificare come e quando i risultati saranno restituiti evidenziando il suo impegno e,infine,deve chiedere l’autorizzazione per l’utilizzo del registratore. Successivamente si passa alle indicazione di metodo fino a cercare di trasmettere messaggi di fiducia. Durante il focus, importante è la gestione dei processi attraverso un atteggiamento non valutativo verso persone e le loro opinioni. Si potrebbero esporre tecniche di facilitazione da parte del conduttore che può intervenire anche con qualche suggerimento verbale.
Al termine, una volta congedati i partecipanti, il conduttore e l’assistente devono esprimere una prima riflessione a caldo che conducano a prime impressioni. Solo a questo punto potremmo finalmente analizzare i risultati attraverso una ricostruzione profonda di atteggiamenti e rappresentazioni tendendo sempre presente la griglia di conduzione. Le trascrizioni verranno analizzate in totalità attraverso letture ripetute ad opera di diversi giudici e tenendo in considerazione item, parole o frasi più frequentemente utilizzati, temi rimossi, citazioni letterarie e focalizzazione su indicatori non verbali.