Capitolo 5. Il colloquio di sviluppo personale nei processi formativi (Monica Martiniello)
Il colloquio di sviluppo personale nei processi formativi
Il colloquio orientato allo sviluppo personale è una peculiare modalità di intervento professionale che contribuisce a favorire la positiva realizzazione dei processi formativi e costruisce uno stimolo significativo per la crescita professionale dell’individuo impegnato nei processi di apprendimento.
Il colloquio di sviluppo personale può essere iscritto all’interno dei cosiddetti colloqui di counseling, questi si delineano come un colloquio di aiuto non direttivo, centrato sulla persona che lo ha chiesto.
È un intervento differente dalla psicoterapia, sia per i diversi utenti a cui si rivolge sia perché tendenzialmente centrato su problemi specifici e del presente più che del passato, ed anche perché non volto ad intervenire sulle strutture di personalità.
Uno dei più interessanti contesti d’applicazione del colloquio di sviluppo personale è senza dubbio quello formativo, soprattutto all’interno di un tipo di formazione che sia orientata e fortemente attenta alle singole persone, alle loro esigenze di miglioramento e crescita, ai loro salti di qualità.
Non bisogna però confondere il colloquio di sviluppo personale con il counseling, questi come l’intervista e il colloquio si differenziano principalmente per la motivazione con cui l’intervistato e intervistatore interagiscono:
- Il colloquio di counseling si delinea quale colloquio a motivazione intrinseca, in quanto sia l’intervistato che l’intervistatore sentono il bisogno, dettato da istanze interne, di porsi in relazione tra loro.
- Il colloquio di sviluppo personale si delinea come un colloquio a motivazione estrinseca, in quanto non esiste da parte di entrambi i soggetti coinvolti la necessità di porsi in relazione con l’altro.
Il colloquio prevede quattro fasi principali:
- PRIMA FASE: avvio del colloquio e patto con la persona cliente
momento in cui si realizza il patto psicologico con la persona che lo riceve, attraverso l’esplicitazione da parte dell’operatore degli obiettivi dell’incontro, della metodologia che verrà seguita, della garanzia sulla riservatezza dei contenuti che verranno espressi.
- SECONDA FASE : ascolto della persona ed approfondimento della sua conoscenza
fase di ascolto ed approfondimento delle tematiche portate dal cliente e/o dalla sua conoscenza. L’operatore guarda la persona che ha di fronte e mentre la ascolta in quello che la stessa porta in sede di colloquio, prova a riflettere anche ad un meta livello, cioè a chiedersi cosa di diverso e di più stia esprimendo la persona.
- TERZA FASE : intervento e consulenza
risponde all’obiettivo di supportare la persona nell’individuare le proprie risorse interne utili a far fronte ai propri progetti e problemi, e nel metterle in atto in modo nuovo rispetto a quello abituale.
- QUARTA FASE : la conclusione del colloquio
il patto con la persona riveste particolare importanza, in questo caso riguarda l’ancoraggio al reale di quanto elaborato in sede di colloquio.
Esistono differenti setting formativi nei quali un colloquio di questo tipo può trovare spazi di applicazione ed utilizzo:
percorsi di lunga durata che si propongono di formare ruoli professionali e organizzativi, e allo stesso tempo segnano e sanciscono il passaggio dal mondo della “scuola” al mondo del “lavoro”. Il colloquio, all’interno di questi percorsi è volto allo sviluppo personale ed è visto come strumento specifico da utilizzare in momenti importanti, critici, e cruciali, ossia supportare la persona nel trovare senso in ciò che le accade, e nell’attivare le proprie migliori capacità.
Emerge con chiarezza che il colloquio di sviluppo personale non è altro rispetto alla formazione; possiamo anzi dire che il colloquio è formazione.