Capitolo I-6 (Stefania De Ieso)

Pedologia e pedagogia quantitativa negli sviluppi dell’orientamento sperimentale in Belgio .                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

Tra il XIX e il XX sec. in Europa erano tre i movimenti principali rivolti allo studio dei problemi educativi .
Il primo è la pedologia , che auspicava lo studio scientifico del bambino e la conoscenza dei suoi dinamismi fisici e psichici.
Il secondo è la pedagogia esperienziale , che esprimeva l’esigenza di innovare la prassi educativa frutto dell’azione di educatori e uomini di scuola attraverso nuove proposte in ambito scolastico , intenzione che però non era sorretta da un concetto chiaro  di sperimentazione in quanto le proposte erano fondate sull’esperienza  personale senza il criterio della verifica .
Il terzo è la pedagogia sperimentale , che considerava necessaria la misura del rendimento scolastico per reimpostare la prassi educativa sui principi esatti .
Ruolo di maggior importanza nello sviluppo del movimento pedologico fu quello del Belgio . Infatti fu ad Anversa che venne fondato il primo laboratorio di pedologia da parte dello Schuyten nel 1899 , e a Bruxelles il primo congresso Internazionale di Pedologia nel 1911 e nel 1912 si ebbe l’apertura della Facoltà Internazionale di Pedologia  , tra gli studiosi che furono attivi nello sviluppo del movimento  si ricordano la Iotejko , Demoor , Sluys ,Dcroly , Jonckheere .
Decroly elaborò una pedotecnica ossia l’applicazione al campo educativo dei principi pedologici.
La direzione dell’istituto nazionale belga di Pedologia venne affidata nel 1909 a Van Biervliet , il quale aveva fondato nel 1891 il primo laboratorio belga di psicologia sperimentale ritenendo la pedagogia un’estensione applicativa della psicologia sperimentale .
Sarà solo negli anni successivi che emergerà una distinzione chiara tra l’approccio pedologico volto alla diagnosi della realtà infantile e la prospettiva pedagogica che metteva in risalto la dimensione pratica e operativa .
Con l’opera di Demoor e Decroly si ebbero contributi significativi anche nell’ educazione dell’infanzia anormale con l’idea della necessità di un atteggiamento scientifico sia nell’educazione dei soggetti normali che in quella dei soggetti anormali.
I progressi in campo educativo erano ritenuti possibili solo se la pedagogia si fosse allontanata dalle opinioni , orientandosi verso un’osservazione rigorosa dei fatti e ciò fu reso possibile con l’introduzione delle tecniche di misura .
Nel 1897 il Demoor fonda la prima scuola per l’insegnamento speciale a fanciulli ritardati . Per lui la pedagogia è “la scienza che studia il soggetto nelle dimensioni fisica , morale , e intellettuale ricercando le leggi del suo sviluppo e indicando la condotta adeguata alla situazione”.
Si diffuse la volontà di innovazione espressa attraverso numerose proposte e iniziative sul piano pratico-operativo , mentre sul piano teorico non si ravvidero cambiamenti significativi , infatti fino al 1919 l’insegnamento della pedagogia non fu presente a livello universitario .Vi era nelle scuole normali un corso di pedologia in alcuni casi accompagnato da un laboratorio pedologico .
L’université Libre de Bruxelles dà il via a questo processo con la fondazione nel 1919 della Section de pédagogie indipendente dalla facoltà di scienze e medicina e da quella di lettere e filosofia .
Nel 1923 l’Université Catholique de Louvain istituisce l’Ecolé Superieure de Pédagogie qui l’insegnamento è teorico e pratico insieme . La didattica tradizionale includeva i principi dell’educazione , la metodologia e la storia della pedagogia mentre la parte tecnica comprendeva corsi di pedagogia sperimentale , di psicologia applicata , individuale e del fanciullo . Erano oggetto di studio anche i test d’intelligenza e i metodi d’istruzione . Nel 1927 analoga iniziative vennero avviate nelle università statali di Gand e di Liegi . Il Belgio divenne il paese più importante d’Europa nel campo della sperimentazione pedagogica .
Ma solo a metà degli anni trenta si sviluppò una vera e propria sperimentazione pedagogica con il pensiero e l’opera di Buyse .
Gli autori precedenti non avevano accostato il tema del valore generale e dell’epistemologia della pedagogia sperimentale all’universo di discorso pedagogico .
Lo stesso Decroly che si orientò a favore di una pedagogia quantitativa non esaminò i fondamenti di questa , infatti è considerato uno psicologo orientato verso i problemi educativi in cui vi si trova forte l’influsso della pedologia espresso nel concetto di éxpérienciation .
Secondo De Landsheere invece nel Buyse domina il concetto di éxpérimentation .
Egli infatti pone attenzione al problema epistemologico della pedagogia sperimentale e traccia una distinzione netta tra questa e la pedologia e la psicologia sperimentale giungendo così nel 1935 all’elaborazione del primo manuale di pedagogia sperimentale .   
In conclusione grazie all’opera di Buyse la pedagogia sperimentale emerse andando oltre il concetto di expérienciation . La spinta innovativa che percorse quel periodo vide affermarsi una nuova mentalità e modalità di azione , i fatti andavano osservati con rigore attraverso le tecniche di misura , e il primo manuale di pedagogia sperimentale  del Buyse fu appunto l’espressione di un’esigenza di una maggiore chiarificazione di essa e di una netta distinzione dalla pedologia e dalla psicologia sperimentale .           

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Edurete.org Roberto Trinchero