Il questionario è la tecnica di rilevazione più utilizzata nelle scienze umane. Essa rileva dati caricabili in una matrice in cui sulle righe vi sono i casi e sulle colonne vi sono le variabili, detta matrice dei dati, e trattabili con le tecniche di elaborazione offerte dall’analisi dei dati in generale e dalla statistica in particolare.
Il questionario, implementato su supporto cartaceo o elettronico, può essere autocompilato dal soggetto o compilato da un intervistatore che pone le domande all’intervistato, direttamente o telefonicamente. In quest’ultimo caso si parla di intervista completamente strutturata.
In entrambi casi il questionario deve essere accompagnato da una lettera di presentazione (che può anche essere riportata in testa al questionario stesso) che spieghi le finalità dell’indagine e assicuri all’intervistato che i suoi dati non verranno usati in modo improprio o diffusi a terzi, al di fuori del gruppo di ricerca.
Nella presentazione (scritta o a voce) il ricercatore deve spiegare l’importanza di rispondere accuratamente e in modo veritiero al questionario, facendo capire che il contributo dell’intervistato, e l’accuratezza delle sue risposte, è importante per conoscere meglio il problema oggetto di ricerca.
Il questionario autocompilato può essere anonimo o nominativo. Un questionario anonimo è sempre la scelta migliore dato che alcuni rispondenti potrebbero avere difficoltà a dichiarare i propri dati personali, atteggiamenti e comportamenti sapendo di poter essere identificati. Nei casi in cui non sia possibile utilizzare un questionario anonimo (o nell’intervista completamente strutturata) le leggi vigenti (legge 675/1996 sulla privacy) impongono che l’intervistato dia il suo consenso scritto al rilascio dei propri dati, ed è quindi necessario prevedere un modulo ulteriore con la formula “Dò il consenso affinché i miei dati vengano utilizzati per l’inchiesta …”, corredato da data e firma del rispondente.