Si definisce concetto un’idea astratta e generale che ha origine nell’intelletto sulla base dell’interazione dell’essere con il mondo e con gli altri soggetti appartenenti al suo gruppo di riferimento. I concetti si formano con l’esperienza ma non provengono dall’esperienza, dato che non sono caratteristiche delle “cose in sé” e non provengono da qualità intrinseche delle nostre sensazioni. Nell’interazione con il mondo e con i suoi simili l’essere umano opera dei “ritagli” nel flusso delle sue esperienze, i quali gli consentono di semplificare e gestire la complessità del reale, organizzandola in categorie etichettabili con un termine linguistico. Il concetto di “tavolo”, ad esempio, è la sintesi delle sensazioni visive e tattili esperite dall’essere umano che si trova ad interagire con tale entità, il concetto di “giustizia” è la sintesi delle sensazioni e riflessioni riguardanti aspetti particolari dei fatti umani. Il modo di operare tali ritagli dipende in larga misura dalle necessità pratiche della collettività in cui il soggetto è inserito: un eschimese avrà un vasto bagaglio di concetti designanti i vari tipi di neve (neve umida, neve gelata, neve per costruire l’igloo, ecc.), ad un italiano ne basterà uno solo (Marradi, 1987).
Esempi di concetti:
- Il profitto scolastico
- Il profitto scolastico in matematica
- Il profitto scolastico in matematica degli studenti degli istituti tecnici torinesi
- Il profitto scolastico in matematica degli studenti della 3^ E dell’ITIS G.B. Pininfarina