Trattamenti fisico–meccanici e chimico-fisici
I trattamenti fisico –
meccanici e chimico-fisici(F) (E) (ES1)
(ES2) dell’ acqua comprendono i processi
di allontanamento di componenti indesiderati, mediante operazioni che sfruttano
le caratteristiche fisiche dell’ acqua e dei componenti e sono suddivise in:
grigliatura, desabbiatura e desoleazione;
sedimentazione;
filtrazione e centrifugazione;
trattamenti termici;
degasaggio;
distillazione;
osmosi inversa.
Grigliatura,(I)
dessabbiatura e desoleazione. (E)
Sia le acque di scarico, sia le acque di
approvvigionamento possono trascinare con sé particelle solide, quali sabbie
silicee, materiali plastici, frammenti vegetali, colloidi vari: queste
particelle differiscono non soltanto per la natura ( peso specifico o massa
volumica ) ma anche per dimensioni, che vanno da quelle microscopicamente
apprezzabili, alle sospensioni non sedimentabili ed alle dispersioni
colloidali.
Grigliatura: (F)
in presenza di particelle solide di dimensioni
macroscopiche occorre effettuare un trattamento di grigliatura, che è
costituito da un passaggio attraverso una vera e propria griglia, cioè una
serie di sbarre metalliche parallele tra loro, ancorate a una armatura ad una
distanza inferiore a quella delle particelle che si vogliono trattenere. In
alcuni casi si effettua una microgrigliatura, utilizzando un tamburo rotante
che reca fori delle volute dimensioni.
Il buon funzionamento di questa fase è condizionato
dalla regolare pulizia della griglia, che può essere effettuata manualmente o
con un apposito pettine meccanico.
Desabbiatura: (E) (I)
le particelle sabbiose vengono separate attraverso
l’ impiego di una canaletta desabbiatrice.
Questa canaletta, della lunghezza di alcuni metri,
realizza una separazione della sabbia dall’ acqua con un’ efficienza che
dipende da vari fattori: dimensione e peso specifico delle particelle,
portata, velocità di flusso e superficie
del desabbiatore.
Desoleazione:
Una migliore separazione delle sabbie dalle
particelle di natura organica, a volte oleose, si può ottenere tramite
insufflazione: una opportuna immissione di bolle d’aria nel liquido fa
affiorare alla superficie le sostanze organiche, gli oli ed i grassi, che
vengono separati in zone laterali o terminali, mentre la sabbia decanta e la
sostanza organica sedimentabile passa oltre.
Sedimentazione: (I)
il solido sospeso in un liquido si deposita sul
fondo del recipiente, per effetto del suo più elevato peso specifico rispetto a
quello del liquido stesso. La velocità di sedimentazione è funzione della
differenza di peso specifico tra il solido e il liquido, della viscosità del
liquido e anche della forma e dimensioni del solido.
Le sostanze possono essere in dispersione
grossolana, come per esempio la sabbia, ed in sospensione finissima, come il
limo; quando le particelle hanno dimensione inferiore a 10 micron, si tratta di
sostanze in dispersione.
La sedimentazione viene attuata quando sia possibile
far precipitare le sostanze in sospensione entro tempi non superiori alle 3 – 4
ore; in caso contrario si adottano metodi che impiegano agenti che provocano la
riunione delle particelle in fiocchi, che sedimentano più velocemente delle
singole particelle.
Nella sedimentazione si forma un strato superiore
limpido, acqua chiarificata, uno strato intermedio torbido ed uno
strato inferiore di fango, nel quale si ha la maggiore concentrazione di
solido.
La sedimentazione può essere:
1) discontinua quando la sospensione viene
introdotta nel decantatore e lasciata riposare, lo strato limpido aumenta con
il tempo in modo che sul fondo si raccoglie uno strato ispessito dove sono
raccolte le particelle che erano in sospensione;
2) continua quando la sospensione viene
alimentata in continuo ed il liquido limpido viene asportato in continuo: in
questo caso per allontanare il solido sospeso si deve lasciare un tempo
sufficiente affinché la particella cada sul fondo.
Filtrazione e centrifugazione (F) (E)
(I)
Si definisce filtrazione la separazione della
componente solida da una torbida, mediante passaggio su una membrana atta a
trattenere i solidi permettendo il passaggio del liquido. La tecnica di
filtrazione dipende dalla concentrazione e dalle caratteristiche della fase
solida: il più semplice tipo di filtrazione è quello a gravità,
che nella tecnologia delle acque si realizza mediante passaggiosu filtro a sabbia, formato
da una vasca di calcestruzzo a fondo perforato, riempita da strati di ghiaia
nella parte inferiore e di sabbia in quella superiore. L’ acqua percola dall’
alto verso il basso e si raccoglie sotto il fondo perforato; le particelle
sospese sono trattenute dalla massa filtrante.
Se gli strati filtranti silicei sono contenuti in un
recipiente a tenuta, si può realizzare un filtro a pressione, nel
quale l’ ingombro è minore a parità di portata. I filtri a pressione richiedono
maggiori costi di installazione e di gestione, ma permettono portate di alcune
decine di m3/(m2 ·ora).
Centrifugazione
Una alternativa alla filtrazione è la centrifugazione;
una centrifuga è costituita da un apposito recipiente a parete finemente
bucherellata, entro il quale viene introdotta la torbida; il rotore ruota a
grande velocità e la torbida viene spinta contro la parete dalla forza
centrifuga.Mentre il liquido attraversa la parete, il solido forma sulla parete
stessa, all’ interno del rotore, un pannello.
I trattamenti termici.
Il trattamento delle acque può avvenire per via
termica:
evaporazione quando un refluo contiene sostanze organiche il cui
potere calorifico sia tale da compensare il costo del calore necessario per l’
evaporazione, oppure quando le sostanze contenute possono trovare utile impiego
e vi è concreta possibilità di reimpiego a costi accettabili, può essere preso
in considerazione il trattamento evaporativo.
Degasaggio
A volte bisogna eliminare dall’ acqua gas disciolti e sostanze volatili insufflando
aria che riduce la loro pressione parziale.
Distillazione
(I)
E’ uno dei processi più antichi per ottenere acqua
ad alta purezza, ma è anche uno dei processi più costosi, in quanto è
necessario evaporare la quasi totalità dell’ acqua che si vuole depurare;
industrialmente la distillazione è sostituita dalla deionizzazione.
La distillazione viene usata per la dissalazione
dell’ acqua di mare; si riesce a produrre acqua a basso contenuto di sali, per
ottenere sia acqua potabile sia acqua per uso industriale, di raffreddamento e
di processo.
In tutti i sistemi di dissalazione si evapora solo
una parte di acqua, per cui si ottiene una produzione di acqua dissalata e di
una salamoia, che viene scaricata in mare dopo averne ricuperato il calore per
scambio con l’ acqua di alimentazione ed in alcuni casi viene utilizzata per
ricuperare NaCl ed altri sali.
Invece di evaporare l’ acqua in un solo stadio e
condensare il vapore prodotto, passa in un secondo stadio, dove a pressione
leggermente ridotta evapora un altro quantitativo di acqua; si ha un sistema a
due, tre stadi, raramente si va oltre, si chiama sistema a multiplo effetto.
Osmosi inversa (E) (ES)
Attraverso una membrana
semipermeabile, che separa due soluzioni a diversa concentrazione, si ha un
flusso di liquido dalla soluzione più diluita a quella più concentrata ed il
fenomeno prende il nome di osmosi; si è raggiunto l’ equilibrio dinamico e la
pressione idrostatica corrispondente dà il valore della pressione osmotica.
La pressione osmotica è una proprietà
colligativa delle soluzioni e perciò, nel caso di soluti ionici, la
pressione osmotica è direttamente proporzionale al numero di ioni in soluzione
e non alla concentrazione molare.
Se in un recipiente che contiene una soluzione,
separata dal solvente da una membrana, si applica una pressione superiore a
quella osmotica, la soluzione tenderà a concentrarsi per il passaggio del
solvente attraverso la membrana: il fenomeno si chiama osmosi inversa.
Attraverso l’ osmosi inversa è possibile ottenere la
separazione di acqua sufficientemente pura da soluzioni acquose, in quanto la
membrana permette il passaggio del solo solvente, in questo caso acqua. L’ osmosi
inversa è stata applicata principalmente nella dissalazione dell’ acqua di mare
e di acque salate; l’ acqua viene fatta passare nella cella di osmosi ad una
pressione superiore a quella osmotica: l’acqua dolce passerà attraverso la
membrana e si raccoglierà nella parte inferiore della cella, mentre nella parte
superiore si preleva una soluzione salina più concentrata di quella alimentata.
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