Davie
(1989) elenca in maniera dettagliata i problemi principali dei
corsisti:
Accessibilità:
la
limitata disponibilità di computer e modem. Infatti uno dei maggiori problemi di
solito non è la disponibilità delle macchine, ma la connessione dei loro modem
ai computer e alla linea telefonica e riuscire ad ottenere un collegamento con
l’ente erogatore del corso. Per questo, occorre offrire consulenza ai corsisti
per risolvere tali problemi e trovare uno spazio dove essi possano consultarsi
vicendevolmente.
I
problemi del monitor. Quasi tutti i
computer mostrano un massimo di 25 righe per volta. Questo limite rende
difficile la lettura di testi lunghi. Un consiglio è quello di scaricare i file
dei documenti troppo lunghi e stamparli. Per questo, è molto importante
abituarsi a non scrivere testi che occupino più di una o due videate. Ciò è
confermato anche dal fatto che è ormai noto che la lettura sul monitor è
piuttosto stancante e difficoltosa.
Difficoltà a
tenere il passo. Al computer, si
può trovare difficoltà ad orientarsi nella complessità della struttura e a
ricordarsi come muoversi attraverso i vari livelli. Alcuni corsisti, per tali
motivi, possono restare indietro.
Metafore
problematiche. Spesso per
risolvere il problema appena citato è utile costruire una struttura fatta di
aree e sotto-aree, in cui vengono discusse separatamente le varie tematiche del
corso o quelle che via via emergono in itinere. Occorre prestare molta
attenzione alla creazione e gestione di queste aree perché l’uso di nomi troppo
fastidiosi ed astratti e l’eccessiva prolificità delle stesse rischiano di
aumentare la confusione del corsista.
Transazioni
falsate. Spesso più
argomenti sono poco legati tra loro e il lettore non abituato trova notevoli
difficoltà a seguire un argomento particolare.
Decisioni
procedurali. Poiché gli
studenti si connettono in tempi diversi, hanno difficoltà a prendere una
decisione comune (anche utilizzando la posta elettronica).
Problemi
socio-emotivi. Spesso le
discussioni e i dibattiti possono essere molto intensi e bisogna stare attenti a
controllare le emozioni.
Paura della
pubblicazione. Ci sono due
tipi di partecipanti ad un corso: il primo è il lettore passivo delle note degli
altri, il secondo è l’estensore di scritti da far leggere agli altri. I corsisti
pensano che gli altri possano giudicare il loro scritto e il tipo di reazione
che esso ha suscitato, per questo possono avere paura a pubblicare i loro
elaborati. Ma senza un immediato feedback, presente in un’interazione in
presenza, lo studente trova difficoltà a continuare.