D’altro
canto, questo genere di attività ha anche degli svantaggi:
La
richiesta di un pesante impegno in termini
di tempo e di energie da parte degli studenti e docenti che viene
accettato di buon grado solo nel caso in cui i partecipanti siano realmente
motivati e in grado di apprezzare e valorizzare i vantaggi offerti dal
metodo;
Il
necessario rispetto di alcune condizioni
che ne permettono una sua efficace realizzazione e messa in atto;
I
principali problemi dei corsisti;
Il
rischio di un overload
comunicativo che può confondere il discente e generare frustrazione, causato dal fermento di
attività che generalmente si sviluppa in un simile contesto;
Eventuali
incomprensioni e situazioni di
conflittualità, causate da una comunicazione ostacolata dalla
mancanza di iniziativa di alcuni partecipanti o dalla prevaricazione da parte di
altri.
Alcune
di queste difficoltà possono essere facilmente gestite dall’intervento del
docente o dei tutors, che hanno il compito di “facilitare” e “guidare”
l’attività. Essi devono tenere sotto controllo il processo di apprendimento
autogestito, evitando che prenda una strada diversa da quella stabilita da chi
ha organizzato l’attività formativa. [I1]
[S1]