Problem Solving
IL PROBLEM SOLVING [E1] [I1] [I2] [F1].
Ai fini didattici, PS ritiene che il metodo induttivo (chiarificazione del problema e ricerca dati) sia migliore di altri, in quanto fornisce al giovane l’arricchimento dell’esperienza e una base più solida per il ragionamento. PS si enuncia secondo diverse fasi, come riconoscere le difficoltà del problema; enunciare la difficoltà in forma di problema; attaccare il problema; trarre e completare la conclusione. Lo sviluppo della metodologia del PS si è avuto soprattutto nell’approccio ai contenuti disciplinari previsti dal programma; presenta un impatto significativo sui contenuti; l’ambiente più idoneo a ospitarlo è il laboratorio. PS risulta capace di migliorare sia le conoscenze dichiarative, cioè concettuali e relative a principi, sia quelle correlate ad abilità strategiche, cioè alla presenza di uno schema mentale. La routine del PS prevede diversi momenti, e sono la comprensione, la previsione, la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione. Si avvicina alle logiche presenti in molti aspetti della vita quotidiana. Dal punto di vista educativo, PS tende a spostare l’asse verso il soggetto che deve affrontare la comprensione dell’oggetto, per coinvolgerlo in modo attivo. Presenta una valenza formativa elevata. Nel PS, l’accentuazione didattica è fortemente caratterizzata dal metodo, dalle competenze delle procedure, dalla verifica dei risultati raggiunti. Una declinazione fondamentale inerente al PS è quello che si definisce “metacognitivo”[I1], che diviene una palestra per l’abilità di autoregolazione poiché, in modo sempre più puntuale,
i ragazzi potranno monitorare in modo utile, naturale e necessario i loro apprendimenti.Tra i vari concetti correlati relativi al PS, i due più importanti riguardano il “LEARNING BY DOING”[I1] [E1] [F1] e la cosiddetta “DIDATTICA PER PROBLEMI”[I1]. Quest’ultimo, è stato anch’esso come il primo teorizzato da JOHN DEWEY [I1] [I2] [F1] [E1].
Gli allievi acquisiscono abilità cognitive sempre più elevate grazie al fatto di riuscire a risolvere problemi sempre più complessi.Il metodo può essere applicato in ogni ordine di grado e scuola, avendo ben presente lo sviluppo delle abilità cognitive dell’allievo di una particolare età. La didattica per problemi consente il conseguimento per ciascun allievo dei seguenti obiettivi: apprendere ad organizzare in modo significativo le proprie conoscenze (AUSUBEL)[I1] [I2] [I3]; apprendere a valutare l’utilità delle conoscenze acquisite; sviluppare l’attitudine ad affrontare problemi nuovi ed imprevisti e a trasferire le conoscenze acquisite in contesti diversi; decidere in condizioni d’incertezza oltrechè di certezza; sviluppare la capacità di dominare situazioni complesse; apprendere ad apprendere. Il metodo consente di sviluppare alcuni aspetti fondamentali della personalità, quali la responsabilità, l’autonomia, la fiducia in sé, la stima di sé, la cooperazione con gli altri, la solidarietà e le capacità decisionali.
Esempio pratico di PS:[I1]
14/31
|