- Definizioni, ambiti e metodologia -
Il primo studioso che diede una definizione di bioetica (ES1)
(I1) (I2)
(I3)
(E2)
fu l’oncologo americano Van Raessler Potter : “ scienza della sopravvivenza”, 1970;(I1) “ ponte verso il futuro”, 1971. Nel 1978, il filosofo W.T. Reich , nella prima edizione dell’Encyclopedia of Bioethics , definì la bioetica: “studio sistematico della condotta umana nell’ambito delle scienze della vita e della salute alla luce dei valori e principi morali”.
La bioetica assume il carattere di sistematicità, non è un sapere indifferenziato; la condotta umana è esaminata alla luce di valori e principi morali e vengono definiti gli ambiti: si tratta di uno studio sul comportamento morale in ambiti specifici, quali le scienze della vita e della salute.>[E3] Nel 1999, E. Sgreccia, nella prima edizione del Manuale di bioetica diede la definizione che segue: ”La bioetica si può concepire come quella parte della filosofia morale che considera la liceità o meno degli interventi sulla vita dell’uomo e particolarmente di quegli interventi connessi con la pratica e lo sviluppo delle scienze mediche e biologiche”. La bioetica, come parte della filosofia morale in cui la vita dell’uomo è l’elemento centrale di riflessione, si occupa sia della prassi medica che dello sviluppo delle scienze mediche e biologiche. ( Documento di Erice, 1991)>[I4]
Quindi se l’oggetto formale della bioetica [I8]
[I9]
[I8]
[G1]
è la filosofia morale, [I7]
l’oggetto materiale è dato da ecologia, biologia, medicina, etc. Quindi si può definire la bioetica come : la riflessione morale sull’agire umano in ambito ecologico, biologico e medico”. Per arrivare a definire le norme dell’agire morale in uno specifico ambito occorre analizzare tre momenti ( Sgreccia, 1999):
momento fattuale- raccolta di dati provenienti dalle scienze come la biologia, medicina, psicologia e individuazione delle domande morali poste da una specifica situazione;
momento fondativi- fondazione del giudizio morale e individuazione di una teoria di riferimento;
momento normativo- ha un carattere prescrittivo ed esprime quello che si può o non si può fare.
La bioetica degli o.g.m. rientra nel settore della bioetica speciale o applicata e consiste in un’analisi contestualizzata.[E11] [E12]
2/4
|