Non
è né semplice né immediato dare una definizione chiara e univoca dei termini
“collaborare” e “cooperare”. Molti autori, in realtà, non operano affatto alcuna
distinzione nell’utilizzo dei due termini. Tuttavia esistono studiosi che
pongono il problema di una distinzione tra i due significati ed è opportuno
sottolinearla.
Un’ampia
definizione di “apprendimento collaborativo” viene data da Kaye [I1] che lo
identifica con “l’acquisizione da parte degli individui di conoscenze, abilità
ed atteggiamenti che sono il risultato di un’interazione di gruppo o, detto più
chiaramente, un apprendimento individuale come risultato di un processo di
gruppo”. Inoltre egli distingue l’apprendimento collaborativo da quello
cooperativo: Kaye pensa che solo l’individuo può apprendere, l’apprendimento di
gruppo è il riflesso della somma degli apprendimenti dei singoli membri e
differenzia il “learning” (acquisizione di conoscenze, abilità e atteggiamenti
individuali) da “group performance” (dimostrazione di conoscenze, abilità e
atteggiamenti da parte del gruppo). Ciò che distingue una comunità collaborativa
dalla maggior parte delle altre è il desiderio di costruire nuovi significati e
nuove conoscenze attraverso la collaborazione con gli altri. Vuol dire:
condividere compiti, voler creare qualcosa di nuovo o di diverso, attraverso un
processo collaborativo deliberato e strutturato in contrasto con il semplice
scambio di informazioni o esecuzione di istruzioni. Si considera apprendimento
collaborativo anche quello tra persone che lavorano insieme, senza tener conto
del fatto che l’apprendimento sia lo scopo principale ed esplicito o secondario
e casuale. In poche parole, si definisce come un apprendimento individuale
prodotto da un processo di gruppo.
Una
collaborazione di successo prevede:
un
qualche accordo su obiettivi e valori comuni,
il
mettere insieme competenze individuali a vantaggio del gruppo.
Nello
svolgimento dei compiti e delle attività è sottesa:
la
condivisione delle autorità,
l’accettazione
delle responsabilità fra tutti i membri del gruppo.
L’apprendimento
cooperativo è inteso invece come un processo di istruzione che coinvolge gli
studenti nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine comune. Esso si connota
pertanto come un insieme di processi e di strategie che aiutano i componenti del
gruppo a lavorare assieme al fine di raggiungere uno specifico obiettivo o
prodotto, precedentemente definiti. Il lavoro cooperativo ha caratteristiche
maggiormente direttive e, generalmente, viene controllato nel suo svolgimento da
un docente o supervisore. Per tale motivo può essere definito come centrato sul
docente, mentre la modalità dell’apprendimento collaborativo è focalizzato sulla
libera e costruttiva interazione fra i partecipanti [I2]. In
ultimo, l’apprendimento in gruppo si qualifica come cooperativo se sono presenti
i seguenti elementi (Johnson, Johnson ,1989): [I3]
Interdipendenza
positiva,
Responsabilità
individuale,
Interazione
faccia a faccia,
Uso
appropriato delle abilità nella collaborazione,
Valutazione
del lavoro,
Per
Trentin (1998) gli elementi propri di una cooperazione sono:
La
codecisione: richiede di saper gestire la sincronizzazione delle
azioni
Il
coordinamento: si esprime nell’integrazione dei contributi espressi.
La
collaborazione: trova la sua criticità nella progressiva convergenza delle
opinioni, delle scelte e dei valori dei partecipanti.
[I4]