Risposte ai problemi a.4
1)
Dato che la forza peso del
corpo è equilibrata dalla forza di contatto esercitata dal
piano
sul corpo, e dato che non sono presenti forze di attrito,
l’unica
forza agente sul corpo è la forza orizzontale costante F che
applichiamo ad esso.
Per la seconda legge della dinamica, se si applica al corpo una forza
costante, il corpo subisce un’accelerazione costante nella
direzione della forza, quindi il moto del corpo è rettilineo
uniformemente accelerato in questa direzione.
L’accelerazione che il corpo di massa m = 300 kg subisce per
effetto della forza di 150 N è:
a = F/m = 150 N / 300 kg = 0.500 m/s2
Se scegliamo come sistema di riferimento un asse x orizzontale, diretto
nel verso della forza e avente origine nella posizione iniziale del
corpo, l’equazione oraria del moto rettilineo uniformemente
accelerato:
x = x0 + v0 t + ½ a t2 si scrive semplicemente
(essendo x0 = 0 e v0 = 0):
x = ½ a t2
da cui possiamo ricavare il tempo t necessario a percorrere il tratto x
= 3.0 m :
t = (2x/a)½ = 3.5 s
Quindi dall’equazione della velocità v = a t
ricaviamo la velocità finale:
v = (0.500 m/s2) (3.5 s) = 1.8 m/s
Per il principio di inerzia, nel tempo successivo all’
istante t
= 3.5 s (in cui la forza cessa di agire) il corpo proseguirà
con
moto rettilineo nella direzione x con la velocità costante
di
1.8 m/s.
2)
Dato che la forza peso del
corpo è equilibrata dalla forza di contatto esercitata dalla
superficie sul corpo, e dato che non sono presenti forze di attrito, le
uniche forze agenti sul corpo sono le due forze orizzontali applicate
ad esso.
Poiché esse hanno la stessa direzione ma versi opposti, la
loro risultante ha modulo
F = 20 N
e direzione orizzontale verso sinistra.
Per la seconda legge, il corpo subisce una accelerazione orizzontale
verso sinistra di
modulo:
a = F/m = (20 N)/(100 kg) = 0.20 m/s2
3)
Per il secondo principio:
m1 /m2 = (F/a1)/ (F/a2) = a2/ a1 = 2.0 ,
cioè
m1 = 2.0 m2
Sempre per la seconda legge, l’accelerazione del sistema
formato dai due corpi è
a = F / (m1 + m2) = F / [(F/a1) + (F/a2)] ƒn= (a1 a2 ) / (a1 +
a2) = 3.3
m/s2
4)
Sappiamo che nella bilancia
a bracci uguali non importa il valore di g, ma solo che g sia la stessa
su entrambi i piatti. Perciò il risultato della misura della
massa del corpo, fatta con la bilancia a bracci uguali, sulla Luna e su
Marte (e dovunque) è uguale a quello ottenuto nella misura
fatta
sulla Terra.
Invece, se utilizziamo la bilancia a molla tarata sulla Terra, i
risultati della misura della massa del corpo sulla Luna e su Marte sono
diversi dal risultato della misura fatta sulla Terra:
sulla Luna la bilancia a molla fornisce il risultato:
m’ = (1.67/9.81) m = 0.034 kg
su Marte la bilancia a molla fornisce il risultato:
m” = (3.72/9.81) m = 0.076 kg
5)
Chiamiamo O il punto di ancoraggio della sbarra. A questo punto si
individuano due segmenti: AO,OB per i quali vale la relazione:
AO+OB=1,80 [m] .
Chiamiamo AO = x
x+OB=1,80, quindi OB=1,80−x.
Non ci resta che porre la condizione di equilibrio fra i momenti
associati alle forze agenti sui due estremi della sbarra, relative ai
due bracci individuati: F1*b1 =F2*b2
100 N*AO[m] = 300 N*OB[m]
100 N*x[m]=300 N*(1,80−x)[m]
Quindi x=AO= 1,35 m e OB= 0,45 m.
ATTENZIONE: Per
semplicità, non ho considerato l’angolo
α che si forma fra la direzione della sbarra e la reale
direzione del braccio, poiché si hanno triangoli simili. In
realtà quindi si ha che il braccio b1= x cosα e
b2=(1,8 − x) cosα quindi:
100[N]*x[m]
cosα =300[N]*(1,80−x)[m] cosα.
6)
Sulla prima ruota di diametro 0,3 m agisce un momento di
modulo pari a:
|M1| =F1*r1 =8 N *0,15 m =1,2 N*m con verso antiorario. Sulla
seconda ruota di diametro 0,4 m agisce un momento di modulo pari
a: |M2| =F2*r2 =4 N*0,2 m =0,8 N*m con verso orario. Il
momento risultante sarà in modulo |Mr|= 0, 4 N *m
con verso antiorario.
7)
La forza che ha momento maggiore è la F2,
poiché ha il braccio maggiore rispetto a tutte le
altre.
8)
Il momento di una forza rispetto a un punto è zero se il
modulo della forza è nullo o se il braccio della forza
è nullo, ossia se il punto giace sulla retta
d’azione della forza.
9)
Innanzitutto si trova la risultante delle prime di due forze da 200 N e
100 N. Essa avrà modulo pari a 300 N e sarà
posizionata in un punto della trave distante a dalla prima forza e b
dalla seconda, tale che siano soddisfatte le seguenti relazioni: a+b=
1m, 200N*a=100N*b. Si ricavano a=0.33m, b=0.66m. Analogamente si ricava
il modulo della risultante tra questa forza e quella di 300 N, che
sarà pari a 600N e sarà posizionata in
un punto della trave distante c dalla prima forza e d dalla seconda,
tale che siano soddisfatte le seguenti relazioni: c+d=(3m-0.33m)=2.66m,
300N*c=300N*d. Si ricava c=d=1.33m. Quindi la risultante delle tre
forze ha moduli pari a 600 N ed è posizionata a una distanza
pari a (1.33m+0.33m)=1.66m dalla prima forza.
10)
Data la forma del bacino l'acqua sarà disposta
per metà sopra i 5 m dal fondo e
per metà sotto. Possiamo quindi fare il calcolo come se si
trovasse tutta a 5 m dal fondo, quindi ad una altezza h= 5 + 50 = 55 m
rispetto alla pianura sottostante. Calcoleremo la massa dell'acqua
saqpendo che la sua densità e circa d=1000 kg/m3. L'energia
potenziale sarà quindi
E = m g h = d V g h = 1000 * 10 * 20 * 100 * 9.81 * 55 = 1,08 x 1010
Joule
11)
Il pallone ha una velocità iniziale v0,
di
componenti v0x = v0y
poichè l'angolo della
velocità con il piano orizzontale è 45o
. Al
culmine della traiettoria la velocità è
orizzontale e vale v0x.
Sarà:
1/2 m v0x2 = m g h
L'energia cinetica alla partenza del pallone sarà :
T = 1/2 m (v0x2 + v0y2)
= 1/2 m 2 v0x2 = 2 m g h
= 2 * 0,4 * 9,81 * 20
= 156,8 J
12)
10000 metri cubi di acqua corrispondono a 107
kg di acqua
che, a 1000 m, hanno un'energia potenziale rispetto al suolo pari a
107 * 103 * 9,81 = 1011
tale è l'energia cinetica assorbita dal
suolo e dall'aria.
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