Equilibrio stabile, instabile e indifferente
Infine si vuole quindi far ricavare agli studenti le definizioni di
equilibrio stabile, instabile e indifferente, per poi discuterne in
classe e formalizzare i concetti. Si propone loro un piccolo
esperimento da fare a casa: bisogna prendere una bottiglia di plastica
vuota (per esempio una bottiglia d’acqua) e appoggiarla sul
fondo, sull’imboccatura e sul fianco. La bottiglia sta in
equilibrio?
Si riempie poi la stessa bottiglia con della sabbia e si osservano
nuovamente le tre diverse posizioni. Che differenze si notano rispetto
a prima? Quali definizioni di equilibrio si possono dare in
corrispondenza di queste posizioni?
Si ricordano quindi le tre definizioni di equilibrio:
1) Un corpo si dice in equilibrio stabile
se,
sottoposto a un qualsiasi spostamento, purché
sufficientemente
piccolo, è riportato dal proprio peso nella posizione
iniziale.
2) Un corpo si dice in equilibrio
instabile se,
spostato di pochissimo dalla propria posizione, è
sollecitato
dal proprio peso ad allontanarsi ulteriormente dalla posizione
iniziale.
3) Un corpo si dice in equilibrio indifferente se, sottoposto a un
qualsiasi spostamento, rimane in equilibrio nella nuova posizione.
Un altro tipo di esperimento realizzabile in classe è
mostrato nella pagina
seguente con annessa una scheda di lavoro per gli studenti.
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