Computer Supported Collaborative Learning (CSCL)  di Selena Vocale

Il ruolo del tutor nel CSCL

I problemi organizzativi e relazionali emergenti nella classe virtuale trovano una loro risoluzione in una buona negoziazione e motivazione interna nel gruppo ma soprattutto nell’intervento propositivo del tutor. Infatti, grazie alle sue competenze professionali, il tutor favorisce l’instaurarsi di una atmosfera interattiva che permette l’esprimersi di giochi di ruolo fra loro complementari e convergenti. Rispetto alla figura tradizionale, al tutor è richiesta una maggiore attenzione e disponibilità a collaborare sia con il gruppo classe virtuale che con ogni singolo suo componente. Il tutor di rete si pone come promotore delle interazioni fra i discenti incentivando e stimolando l’autogestione ma anche di aiuto reciproco nella ricerca e nello studio, tra i diversi attori del gruppo classe virtuale. Il suo compito è sia quello di guida nel processo di apprendimento che di sostegno nei percorsi di lavoro collaborativo. Le tecniche di tutoraggio in rete sono diverse, per molti aspetti, da quelle usate dal tutor in presenza. Tuttavia, se vi sono competenze proprie di un tutor di rete (come settare le conferenze, aggiungere membri, lo spostare o cancellare messaggi, cambiare lo status delle conferenze da sola lettura a lettura/scrittura, e altre) bisogna ricordare che le abilità a carattere sociale richieste non sono specifiche della comunicazione via computer. Esse sono legate alla capacità di amalgamare il gruppo e di creare una vera sinergia tra le forze e le competenze dei membri. Per intervenire in maniera pertinente, utile e non invasiva, in un corso di formazione on-line (ed in particolare in un lavoro di gruppo) il tutor deve essere consapevole dei limiti e difficoltà che i corsisti possono incontrare. Esistono dei fenomeni ineliminabili che con una certa costanza si presentano nei corsi on-line, come “li problema dei silenzi”(caratterizzato dal fatto che nessuno ha il coraggio di scrivere in area), le difficoltà iniziali in fase collaborativi, il problema degli abbandoni (che possono dipendere dalla scarsa chiarezza iniziale o dalla non soddisfazione in itinere delle aspettative iniziali). [I1] [I2] [F1] [F2] [F3]

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Edurete.org Roberto Trinchero