Molte ricerche
hanno esaminato la relazione tra la percezione degli studenti e le specifiche
strategie o le caratteristiche della struttura dei programmi [F1].
St. Pierre e Olsen (1991) indagarono sui fattori che contribuiscono maggiormente
alla soddisfazione degli studenti in un corso on-line ed i risultati
furono:
La possibilità
di applicare la conoscenza
Il pronto
risultato degli elaborati
Il dialogo con
l’istruttore
La rilevanza
del contenuto dei corsi
Una buona guida
allo studio.
Individuare un
corretto rapporto tutor-discenti non è sempre facile, anche perché questa è una
variabile che va ad incidere sui costi del progetto e può diventare un vincolo.
Ignorare questo aspetto vuol dire naufragare l’iniziativa di formazione. A tal
proposito, presentiamo i consigli che i tutor dei corsi Polaris propongono ai
partecipanti prima di iniziare il corso, che senza nessuna pretesa di
esaustività e generalizzazione, vogliono comunque essere una sorta di guida per
chi si occupa di tutoring on-line:
Mettersi dal
punto di vista dell’utente e provare a capire le difficoltà che può o potrà
incontrare
Gestire la
comunicazione ed intervenire qualora si riscontrino comportamenti sbagliati o
addirittura nocivi per gli altri corsisti
Cercare di
garantire un minimo di netiquette, una sorta di galateo per la rete
Se il servizio
telematico lo permette usufruire dell’history, ovvero di una cronologia che
lascia traccia del momento in cui i messaggi inviati sono stati letti. Da questo
dato si possono trarre delle inferenze interessanti: vedere con che costanza
sono letti i messaggi dei tutor, quanto si tiene conto di ciò che è espresso
dagli altri, se vi sono dei corsisti particolarmente carismatici (i cui messaggi
sono letti da molti), se c’è ancora chi campiona la lettura dei messaggi o legge
in modo disordinato e irragionevole.
Evitare rumori
inutili, perché creerebbero solo caos e rischierebbero di disorientare il
corsista poco abituato a districarsi nella moltitudine di messaggi che crescono
con costanza con il procedere del corso.
Limitare gli
allegati e permettere l’uso solo quando si inviano elaborati o documenti
particolarmente lunghi, perché la procedura di visualizzazione degli allegati è
più lunga e richiede alcune operazioni in più rispetto alla normale lettura di
messaggi e alla lunga può diventare fastidiosa per il ricevente.
Regolare la
lunghezza dei messaggi. Questa regola dovrebbe valere (come in fondo le altre)
sia per il tutor che per i corsisti. Scrivere ed invitare a scrivere in modo
sintetico (ma completo) aiuta chi deve leggere una moltitudine di messaggi e non
appesantisce il lavoro altrui.