Meccanica: forze ed equilibrio, lavoro ed energia di Lucia Abbo (abbo@to.astro.it), Elisabetta Contratto (elisabettacontratto@yahoo.it), Paola Fiumarella (paf1973@icqmail.com), Fulvio Poglio (f.poglio@warnews.it)

L'equilibrio alla traslazione

Consideriamo un corpo rigido sottoposto a un numero di forze qualsiasi: resterà in quiete solo se non potrà né traslare né ruotare. Per semplicità parleremo di movimenti dovuti a forze complanari (in due dimensioni, cioè), ma i risultati sono facilmente estensibili anche al caso tridimensionale.

Se pensiamo alla traslazione, le condizioni affinché il corpo non trasli sono facilmente esprimibili in questi termini: ogni movimento traslatorio può essere pensato come somma di due movimenti lungo due direzioni qualsiasi; scegliamo come direzioni due direzioni perpendicolari, l'asse x e l'asse y. In questo caso, se il corpo è in quiete, non può spostarsi né lungo x né lungo y.


Risultante di due forze.

Perché ciò avvenga deve essere nulla la risultante delle forze agenti sul corpo. Se indichiamo con Sx la somma algebrica delle componenti delle forze agenti lungo l'asse x e con Sy l'omologa lungo l'asse y, diremo che l'equilibrio rispetto alla traslazione si ottiene chiedendo che: Sx = 0 e Sy = 0. In effetti, se queste somme sono nulle, un corpo non può mettersi in movimento né lungo x né lungo y, perché non esiste forza applicata lungo queste direzioni.
(la seguenti applet java illustra come ricavare la risultante di due o più vettori [FR]

Ricordiamoci però che:
· tra le forze agenti su un corpo vanno considerate anche le reazioni vincolari, cioè quelle forze che nascono a causa della presenza di vincoli che limitano i movimenti del corpo in oggetto;
· chiamiamo forza equilibrante la forza in grado di mantenere in equilibrio il sistema di forze considerato, cioè la forza uguale e contraria alla risultante!
Mantenere in sospensione un oggetto tramite una fune è un classico esempio di equilibrio rispetto alla traslazione: la forza equilibrante è il vincolo della fune, che si oppone alla forza peso agente sul corpo.

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Edurete.org Roberto Trinchero