Meccanica: forze ed equilibrio, lavoro ed energia di Lucia Abbo (abbo@to.astro.it), Elisabetta Contratto (elisabettacontratto@yahoo.it), Paola Fiumarella (paf1973@icqmail.com), Fulvio Poglio (f.poglio@warnews.it)

Il Principio di conservazione dell'energia

L'analisi della pallina che cade porta ad un'altra conclusione fondamentale: poichè l'energia viene trasformata da una forma ad un'altra, in questo caso la pallina prima di iniziare a cadere ha una certa energia potenziale gravitazionale che, quando la pallina urta il suolo, si è trasformata tutta in energia cinetica, ciò vuol dire che, in questo caso, la quantità di energia totale è costante.

In termini più formali si può quindi affermare il Principio di conservazione dell'energia secondo il quale la quantità di energia totale si conserva [ENG]; [ES]; [FR] :

Et = Ecin + Epot

Questo principio vale anche nei casi studiati prima: la fionda, o il cibo ingerito quindi trasformato in energia meccanica della bicicletta; si è riscontrata però, in questi esempi, una diminuzione dell'energia, misurata dalla perdita di efficienza energetica. Questo non vuol dire che dell'energia sia andata "distrutta", ma semplicemente che si è trasformata in altre forme non utili a produrre movimento, nel caso della bicicletta, o fpr,a diverse dall'energia cinetica trasferita alla pallina come nel caso della fionda.

Proviamo ad immaginare quali potrebbero essere: ad esempio buona parte dell'energia prodotta dalla ingestione dei cereali finisce in energia (chimica e termica) necessaria a far funzionare il nostro corpo. Altra parte viene dissipata, quindi trasferita all'ambiente, sotto forma di calore dall'attrito prodotto dagli ingranaggi della bicicletta, così come buona parte dell'energia potenziale elastica "caricata" nell'elastico della fionda viene trasferita all'ambiente per gli attriti (dell'elastico con la fionda, la pallina nel suo tragitto deve vincere la resistenza dell'aria, ecc.).

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Edurete.org Roberto Trinchero