3) Il controllo.
(EN37) (ES17)(F24)
Se con lo stop si riceve la palla, con il controllo(EN38) se ne mantiene il possesso e la si conduce per il campo. Bisogna distinguere tra il controllo della palla da fermo e il controllo in movimento.
Il controllo da fermo comprende il palleggio, le finte di corpo, la copertura della palla.
Il controllo in movimento può essere effettuato in vari modi: il controllo d’interno, d’esterno, con il collo del piede e il dribbling.
Il palleggio è essenziale affinché il giocatore abbia il controllo del pallone; se è sempre più raro vedere dei palleggi durante le partite, essi sono insostituibili durante l’allenamento. Il palleggio comunque può essere un modo per liberarsi in tutte le situazioni in cui il giocatore è relegato in spazi stretti, nell’angolo o nel raddoppio difensivo degli avversari. Il palleggio più semplice è tra piede destro e piede sinistro; richiedono una maggiore abilità il palleggio con lo stesso piede, ginocchio e piede alternati, con la testa ed un piede alternati, con lo stesso piede di punta e di tacco.
Con un palleggio ben eseguito la palla non tocca più il terreno, ma rimane sospesa in aria tra un tocco e l’altro.
Le finte di corpo(EN39): si tratta di movimenti eseguiti per ingannare il diretto avversario, facendolo spostare dalla parte opposta a quella in cui si vuole effettivamente andare. La finta di corpo deve essere fatta in modo istintivo, rapido e improvviso, per sorprendere l’avversario. Si possono fare delle finte di corpo solo se si possiede una buona tecnica nel controllo della palla. Bisogna poi allenarsi per automatizzare il movimento, cosicché divenga istintivo eseguirlo quando è necessario.
La copertura della palla: si tratta di proteggere la palla con il corpo, muovendolo in un modo che ostacoli l’avvicinamento al pallone dell’avversario. La copertura del pallone non è una posizione statica, ma un insieme di piccoli spostamenti che spesso si associano alle finte di corpo.
Questi tre fondamentali permettono di mantenere il controllo del pallone quando si è fermi in una zona del campo, costringendo l’avversario al fallo per non far proseguire l’azione.
Illustriamo ora il controllo in movimento.
Controllo d’interno, d’esterno e con il collo del piede, spostandosi per il campo a varie velocità: il giocatore deve spostare la palla, mantenendola però a una distanza tale da poterla gestire in ogni momento. I tocchi dovranno quindi essere commisurati, per intensità, alla velocità con cui ci si sposta, in modo che la palla rimanga sempre davanti al giocatore.
Nel contropiede, per esprimere tutte le potenzialità di corsa veloce che il giocatore possiede e non essere interrotto in continui spostamenti del pallone che lo rallenterebbero, si eseguono degli allunghi della palla, cioè dei tiri che allontanano la palla di più del solito dal giocatore. Questo si può fare quando tutti i difensori e gli avversari sono troppo distanti per poter intervenire.
A seconda dell’impatto che il piede ha con la palla, con una parte del piede rispetto ad un’altra, si avranno tipi diversi di controllo. Le parti del piede usate nel controllo della palla sono le stesse utilizzate per i tiri.
Il dribbling(EN40) (I40)(EN41)
serve a condurre la palla, mantenendone il possesso, in zone del campo in cui ci sono molti avversari e quindi gli spazi sono stretti, per esempio nelle incursioni isolate di una punta nell’area di rigore. Si tratta di tocchi della palla di media intensità, per non farla mai allontanare troppo dal giocatore. Può essere fatto in modo misurato, oppure può essere fatto più comunemente in velocità.
I colpi alla palla si alternano tra colpi d’interno e colpi d’esterno, senza una vera regolarità, per non farsi rubare la palla dal difensore.