Definizione: è una situazione caratterizzata da continui spostamenti e dalla necessità di anticipare le intenzioni degli avversari. La difesa (ES1) (I1)(I2) (I3) (I4) (E1) (E2) può essere effettuata a uomo o a zona.
Nella difesa a uomo ogni giocatore ne controlla uno dell’altra squadra; nella difesa a zona ogni giocatore ha il compito di impedire gli attacchi all’interno della parte di campo assegnata. Per realizzare questi compiti nel modo più efficace il buon difensore può ricorrere a diverse situazioni di gioco tipiche della pallacanestro, quali:
TAGLIA FUORI: è il movimento utilizzato per impedire che l’attaccante vada a rimbalzo, nello stesso tempo crea le condizioni per favorire il difensore nel rimbalzo stesso. Dopo il tiro il difensore effettua un giro portando le spalle all’attaccante e ponendosi a braccia larghe e gambe divaricate per ostacolare l’attaccante in direzione del canestro. Il tagliafuori può essere effettuato anche sugli attaccanti senza palla. Il difensore deve essere pronto, dopo il tagliafuori, a saltare verso canestro per andare al rimbalzo nel punto più alto possibile.
BUTTAFUORI: Azione del difensore che mira a ostacolare l’attaccante con la palla con l’obiettivo di sospingerlo verso le linee esterne del campo (buttafuori) o verso un raddoppio di marcamento. Per riuscire in questo azione il giocatore si deve mantenere molto vicino all’avversario.
CAMBIO DIFENSIVO: Consiste nell’intervento di due difensori sull’attaccante portatore di palla; viene utilizzato se l’attaccante diventa particolarmente pericoloso, per impedirgli un tiro o un passaggio efficace, o per costringerlo all’infrazione dei 5 secondi.
RIMBALZO: (I5) Utilizzato per impossessarsi della palla che, a seguito del tiro, torna in campo dopo aver toccato il ferro o il tabellone. I difensori devono preventivamente posizionarsi vicino a canestro e saltare a braccia alte per afferrare la palla alla massima altezza e portarla, subito dopo, al petto per difenderla dagli avversari.