Atletica leggera. I salti di Paola Roasio

PRIMA DI INIZIARE: l'attività motoria sportiva con i bambini

Prima di iniziare un’attività motoria o sportiva con dei bambini, occorre tenere presenti le loro particolarità fisiologiche. Innanzitutto con il termine bambini s’intendono tutti gli esseri umani da quanto iniziano a camminare fino a quando compiono 10-12 anni. A questa età non esistono ancora differenze fisiologiche tra femmine e maschi.

Per quanto riguarda l’atletica leggera occorre tenere presenti quattro aspetti:

1) che il sistema nervoso è immaturo

2) che lo scheletro non è completamente ossificato

3) un nesso degli ormoni della crescita sullo sviluppo dell’organismo

4) il grande potenziale di riserva degli organi della circolazione.

1) Sistema nervoso (I1)(I2)(I3)(I4)(I5)(I6)(En1)(En2)(En3)(En4)(Es1)(Es2)(Es3)(Es4)(F1)(F2)(F3)(F4): il sistema nervoso guida e coordina tutti i processi che avvengono nel corpo. Anche se alla nascita il cervello è grande rispetto al corpo, dal punto di vista funzionale non è ancora completato. Soprattutto la corteccia cerebrale richiede parecchi anni per maturare. Essa è quella porzione del cervello che, fra l’altro è preposta al coordinamento dei movimenti. Occorrono molti anni prima che i bambini possano essere padroni dei loro movimenti. I compiti che essi non sono capaci di svolgere, non agiranno soltanto sul piano psichico e fisico, ma possono anche generare avversione nei confronti dell’atletica per il resto della vita. Le abilità fondamentali (basilari) che si raggiungono nei primi 5 anni di vita corrispondono al 30% delle abilità neuromuscolari totali che si acquisiscono più avanti nella vita. Tra i 6 e gli 8 anni si ha la fase di acceleramento giovanile della crescita, periodo in cui le capacità del bambino di eseguire movimenti peggiora un po’. Ciò è dovuto ad uno sviluppo relativamente rapido in altezza e ad un incremento lento del peso. Nel corso di questo brusco cambiamento delle proporzioni delle membrane del corpo, il sistema nervoso non riesce a stare al passo con lo sviluppo. Dall’età di otto anni fino alla pubertà, la crescita annuale di statura è relativamente piccola, mentre la crescita nel senso della larghezza è più accentuata. In questo periodo le facoltà di coordinamento migliorano molto. E’ importante che i bambini nella fascia di età tra i 5 e i 12 anni ricevano un addestramento versatile, impratichendosi in un numero quanto più grande possibile di modelli di movimento. Quanto più saranno i modelli di movimento assimilati in quel periodo, tanto più facile sarà imparare comportamenti motori precisi e tecniche speciali più avanti nella vita.

2) Deficiente ossificazione dello scheletro (I1)(I2)(I3)(En1)(En2)(En3)(Es1)(Es2)(Es3)(F1)(F2)(F3): all’atto della crescita lo scheletro è composto in misura preponderante da cartilagine. Più tardi i nuclei ossei si sviluppano in una determinata successione e soltanto all’inizio della pubertà l’intero scheletro si è ossificato. Ciò spiega perché i bambini non sono così soggetti facilmente alle fratture ossee; la cartilagine è più elastica. D’altra parte la cartilagine non tollera sollecitazioni tanto elevate. E’, perciò, decisamente controproducente addestrare a prestazioni di vigore e con sollecitazioni estreme nella fanciullezza. Lo scheletro, che non ha ancora raggiunto la stessa stabilità come negli adulti, tende a formarsi assecondando le estreme sollecitazioni cui è coperto. Tanto maggiori e più prolungate sono le sollecitazioni esterne, tanto maggiori saranno le alterazioni.

3) Influsso degli ormoni della crescita (I1)(I2)(En1)(En2)(Es1)(Es2)(F1)(F2): si sa che gli ormoni della crescita hanno una grande importanza per lo sviluppo normale della struttura ossea e che la carenza di ormoni della crescita può portare al nanismo. Ma gli ormoni della crescita rivestono anche grande importanza per la maggior parte degli organi del corpo. Inoltre la crescita durante la fanciullezza è in funzione della massima crescita che verrà raggiunta da adulti. Vi sono buoni indici secondo cui l’attività fisica stimola la produzione dell’ormone della crescita, stimolando così nel modo migliore possibile la costruzione del corpo in tenera età. L’attività è necessaria non solo per sviluppare una muscolatura forte e uno scheletro robusto, ma anche perché il cuore, i polmoni funzionino soddisfacentemente.

4) Organi della circolazione (I1)(I2)(I3)(En1)(En2)(Es1)(Es2)(F1)(F2): nelle persone sane, in particolare nella fanciullezza, gli organi della circolazione dispongono di una capacità molto elevata di riserva. Questa notevole capacità di riserva del cuore dei bambini la si nota chiaramente dal modo come i bambini giocano: corrono e giocano tutto il giorno senza mostrare segni di stanchezza. Le dimensioni del cuore del bambino aumentano anche con il grado di attività. Un cuore grande significa che il cuore funziona bene, può pompare più sangue per battito. La grande capacità di riserva nel cuore e nelle arterie si palesa anche nel fatto che il bambino ha anche un tempo di recupero molto breve, in altre parole passa poco tempo prima che il battito si normalizzi dopo uno sforzo. Ma i bambini in età pre-scolare e nei primi anni di scuola hanno sovente così scarsa resistenza psichica per cui non è giusto imporre loro sforzi con allenamenti di resistenza (salvo che in forma di gioco) se essi stessi non ne sono fortemente motivati ciò significa che il gioco (il calcio, la staffetta, il lavoro con piccoli compiti) si subordinano a criteri di allenamento alla resistenza (corto intervallo, lungo intervalli, lavoro continuo) senza che la singola attività perda la sua particolarità.

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Edurete.org Roberto Trinchero