Ragnetto giallo tessitore
Ragnetto giallo
tessitore
Tetranychus
urticae (koch) Fam.
Tetranychidae Sottordine Actinedida
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Morfologia:
T. urticae è sovente indicato con il nome di acaro giallo
comune, acaro giallo tessitore o tetranico bimaculato. E’ una
specie bisessuata con partenogenesi arrenotoca. Dalla schiusura
dell’uovo si succedono 4 stadi mobili separati da 3 stadi
immobili. Sverna allo stadio di femmina fecondata, di colore
arancione; all’uscita dalla diapausa, dopo essersi nutrite, le
femmine assumono una colorazione gialla con due macchie
caratteristiche laterali nere. L’uovo è tondeggiante,
dapprima giallo-biancastro, poi giallo-pallido ed infine
giallo-scuro. La neanide neonata è esapoda, di colore giallo
chiaro; ad essa seguono le ninfe (protoninfa e deutoninfa ad 8 zampe)
gialle con 2 macchie laterali. La femmina, di 0,55 mm, è
inizialmente di colore giallo chiaro con 6 macchie bruno-nerastre,
poi, adulta, di colore bruno-nerastro. Il maschio, di 0,35 mm, più
slanciato delle femmine, è giallo scuro con 2 macchie più
chiare. Gli adulti presentano 4 paia di zampe. Due cheliceri
aghiformi formano lo stiletto, atto a forare i tessuti; l’orifizio
subterminale permette di assorbire il liquido cellulare.
Biologia: T. urticae è polifago e vive su numerose
specie vegetali, fruttiferi, colture erbacee, viti. Le femmine
passano l’inverno sotto il ritidoma, le pietre, le foglie morte
o verdi di specie infestate, nelle anfrattuosità del terreno.
A marzo, le femmine svernanti colonizzano la vegetazione erbacea ove
si susseguono 2-3 generazioni; se la diapausa si prolunga, esse
colonizzano direttamente i primi germogli della vite. In una stagione
si succedono 6-12 generazioni, ognuna delle quali può durare
10-25 giorni in relazione alla temperatura; le deposizioni di una
femmina variano da 40 a 100 uova. A 21°C la durata dello sviluppo
(uovo-adulto) è di 12 giorni ed il periodo di attività
(pre e ovideposizione) dura 30 giorni. Nel periodo compreso tra
settembre e novembre le femmine gialle si portano sulla vegetazione
erbacea e quelle arancioni nei luoghi di svernamento. La diapausa
nelle deutoninfe è indotta dalla pessima qualità del
nutrimento, dal fotoperiodo inferiore a 14 ore di luce e dalla
temperatura inferiore a 15°C. Le pullulazioni sono dovute alle
temperature favorevoli e ad un tasso di accrescimento più
elevato di quello degli altri tetranichidi.
Sintomi: Le punture provocano un ingiallimento di zone ben
delimitate a cui corrispondono macchie sulla pagina superiore della
foglia. Gli acari si aggregano alla pagina inferiore determinando le
caratteristiche macchie ricoperte da una fitta rete di fili sericei.
Negli attacchi più gravi si evidenziano sulle foglie giovani
deformazioni, increspature, punteggiature e zone necrotiche, oltre
alle macchie clorotiche. Sulle foglie vecchie le macchie risultano
posizionate lungo le nervature, formando peculiari macchie gialle
(vitigni a bacca bianca), rosse (vitigni a bacca rossa) o verdi.
All’ultimo stadio tutta la foglia si presenta decolorata, con
parti brune necrotiche e disseccate; ne consegue un calo del tenore
zuccherino dell’uva e, quindi, una minore gradazione alcolica
del vino.
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