• COXARTROSI PRIMITIVE [F1]: rappresentate da circa un terzo dei casi. E’ la coxartrosi del soggetto anziano, che può manifestarsi verso i cinquant’anni, per la quale non è evidente alcuna anomalia della statica articolare; spesso si integra in un contesto poliartrosico ed è favorita dall’eccesso di peso. L’evoluzione è variabile: talvolta aggravamento dei dolori con formazione di vizio di atteggiamento, talvolta stabilizzazione prolungata.
• COXARTROSI SECONDARIE[F1]: Sono causate da:
- sublussazioni La coxartrosi dovuta a sublussazione è una displasia aggravata
con rottura dell’arco cervico – otturatorio. In assenza di correzione chirurgica precoce,
questa è molto invalidante.
- displasie congenite. La coxartrosi displasica è precoce, predominante nel sesso
femminile ed è a carattere famigliare.[ES1]
- protrusione acetabolare e malformazioni protrudenti: anch’essa predominante nel sesso femminile, e spesso bilaterale. Essendo la testa del femore inguainata in un acetabolo troppo profondo, è più grave la limitazione del movimento che non il dolore: questo tipo di coxartrosi è infatti ben tollerata a lungo.[F1]
- distrofie acquisite: coxa retrorsa dopo epifisiolisi, coxa plana dopo malattia di Legg-Perthes-Calvè[E1] [I1] [F1]
- traumi: in seguito a frattura del cotile, o lussazione traumatica dell’anca [ES1], questo tipo di coxartrosi è legata a incongruenza articolare, e si può manifestare ad intervalli variabili.
- malattie metaboliche [E1](emocromatosi, ocronosi [ES1], condrocalcinosi) ed emofilia[F1]: in genere, in presenza di tali patologie, le coxartrosi sono solo una parte di multiple lesioni articolari.